
La questione della crescita economica continua a essere al centro del dibattito, come evidenziato da Sheryl Sandberg, ex direttrice operativa di Meta, in un articolo pubblicato sul Financial Times. Secondo Sandberg, non si tratta solo di un tema di equità o inclusività , ma di un vero e proprio imperativo economico che può determinare il futuro delle economie globali.
Il potenziale inespresso delle donne nella forza lavoro
Negli Stati Uniti, il tasso di occupazione femminile rimane insoddisfacente, e la situazione è ancora più critica in altre nazioni. Sandberg sottolinea che il modo migliore per garantire un’economia solida è quello di liberare il pieno potenziale delle donne nel mercato del lavoro. In un contesto in cui l’immigrazione è in calo e la natalità è bassa, il Giappone rappresenta un esempio preoccupante di come il sottoutilizzo del potenziale femminile possa portare a decenni di stagnazione economica. Questo scenario, avverte, potrebbe ripetersi anche negli Stati Uniti se non si interviene.
L’ex dirigente di Meta ha dedicato gran parte della sua carriera a promuovere l’occupazione femminile. Attraverso il suo libro “Lean In, Facciamoci avanti“, Sandberg ha messo in luce l’importanza di sviluppare un’assertività femminile che possa competere con i modelli tradizionali di leadership. La sua analisi suggerisce che se gli Stati Uniti riuscissero a diventare il primo paese del G7 in termini di occupazione femminile, con l’inserimento di ulteriori 7 milioni di donne nella forza lavoro, il prodotto interno lordo (PIL) potrebbe aumentare del 4,2%. Questo incremento sarebbe significativo per un paese che attualmente cresce attorno al 2%.
Un approccio inclusivo per il futuro
Sandberg chiarisce che il suo obiettivo non è quello di escludere gli uomini o di creare condizioni favorevoli soltanto per le donne. Al contrario, l’idea è quella di coinvolgere tutti i talenti, offrendo opportunità e sostegno per promuovere l’occupazione femminile. Le borse di studio, gli apprendistati e le reti di supporto sono strumenti essenziali per consentire alle donne di progredire nel mondo del lavoro, simili a quelli che storicamente sono stati riservati agli uomini.
L’ex direttrice di Meta enfatizza che la questione non è solo di giustizia sociale, ma rappresenta un bisogno urgente per l’economia. Sandberg si distacca dalle iniziative di inclusività che, secondo lei, possono essere percepite come tentativi di placare le critiche. Il suo messaggio è chiaro: investire nel potenziale femminile non è solo una questione di equità , ma un passo fondamentale per garantire la crescita economica necessaria per il futuro.