
Procedura per richiedere la pensione nel 2026 (www.popmag.it)
Il tema delle pensioni è tornato prepotentemente al centro del dibattito pubblico, suscitando preoccupazioni tra i lavoratori italiani.
Gli ultimi aggiornamenti normativi annunciano un incremento dell’età pensionabile, che dal 2027 potrebbe raggiungere i 67 anni e 3 mesi, a causa dell’aumento dell’aspettativa di vita. Questa situazione ha spinto molti a cercare soluzioni per anticipare il proprio pensionamento, con l’obiettivo di evitare di trovarsi a dover lavorare più a lungo del previsto.
La riforma previdenziale prevede che non solo l’età per la pensione di vecchiaia aumenti, ma anche che le pensioni anticipate ordinarie subiscano un allungamento dei requisiti. Attualmente, per accedere a una pensione anticipata, gli uomini devono dimostrare di aver versato almeno 42 anni e 10 mesi di contributi, mentre le donne devono raggiungere 41 anni e 10 mesi. Tuttavia, con il nuovo regime, si prevede che questi requisiti possano salire fino a 43 anni e 1 mese per gli uomini, con l’aggiunta di una finestra di attesa di ulteriori 3 mesi per l’inizio del trattamento pensionistico.
In questo contesto, è fondamentale per i lavoratori comprendere le opportunità che si presentano. Una di queste è l’opzione di andare in pensione nel 2026, sfruttando una misura specifica riservata a lavoratori con occupazioni usuranti. Questa opportunità, nota come “scivolo usuranti”, consente di accedere al pensionamento anticipato con requisiti più favorevoli.
Che cos’è lo scivolo usuranti?
Lo scivolo usuranti è una misura introdotta dal Decreto Legislativo n. 67 del 2011, destinata a lavoratori che svolgono attività ritenute usuranti. Queste attività includono, ma non si limitano a, lavori in miniera, attività in galleria, lavori con amianto, e ruoli che prevedono turni notturni o lavori pesanti, come quelli degli autisti di mezzi di trasporto pubblico e degli operai in catena di montaggio.
Per accedere a questa misura, i lavoratori devono avere almeno 61 anni e 7 mesi di età e un minimo di 35 anni di contributi versati. Inoltre, è necessario che l’attività lavorativa usurante sia stata svolta per almeno metà della carriera lavorativa o per 7 degli ultimi 10 anni di lavoro. Questi requisiti rendono l’opzione di pensionamento nel 2026 un’opzione molto allettante per chi soddisfa le condizioni.
Per chi desidera andare in pensione nel 2026 attraverso lo scivolo usuranti, è essenziale agire rapidamente. La prima cosa da fare è presentare una domanda di certificazione del diritto alla pensione. Questa domanda è fondamentale per ottenere il riconoscimento da parte dell’INPS del diritto a usufruire dello scivolo. È importante notare che la scadenza per presentare questa domanda è fissata al primo maggio 2025.
I lavoratori che compiranno 61 anni e 7 mesi nel 2026, e che completeranno i requisiti contributivi richiesti, devono inoltrare la domanda di certificazione entro questa data. Non solo coloro che raggiungono il limite di età, ma anche chi è più avanti con l’età, ad esempio chi ha già 65 anni, dovrebbe considerare questa possibilità. Infatti, chi non sfrutta questa opportunità rischia di dover attendere fino a 67 anni e 3 mesi per andare in pensione, una prospettiva che può risultare molto scoraggiante.

È importante sottolineare che, sebbene la domanda di certificazione non sia vincolante per il diritto alla pensione, un ritardo nella presentazione può comportare conseguenze significative. Se un lavoratore presenta la domanda dopo il primo maggio, la decorrenza della pensione verrà posticipata. In particolare, chi inoltra la domanda entro il primo giugno perderà un mese di pensione, mentre chi la presenta entro il primo luglio subirà un ritardo di due mesi. La situazione diventa ancora più grave per chi ritarda oltre il primo luglio, con un possibile ritardo di tre mesi nella decorrenza della pensione.
Per questo motivo, è fondamentale che i lavoratori interessati si attivino tempestivamente per presentare la domanda di certificazione del diritto. Questo passaggio è cruciale per garantire che il passaggio alla pensione avvenga senza intoppi nel 2026, evitando problemi futuri e ritardi indesiderati.