
Pensione anticipata contributiva: una via d'uscita(www.popmag.it)
Ritirarsi dal lavoro con un un stipendio da sogno è un obiettivo ambito, ma bisogna avere requisiti specifici.
La pensione di vecchiaia richiede 67 anni d’età e 20 anni di contributi. Per la pensione anticipata, servono almeno 42 anni e 10 mesi di contributi. Esiste però la pensione anticipata contributiva per chi ha iniziato dopo il 1996. Altre opzioni includono il contratto di espansione e l’Isopensione, ma con requisiti specifici. Per richiedere la pensione anticipata, è utile consultare l’INPS e valutare le opportunità.
Ritirarsi dal lavoro dopo aver accumulato 25 anni di contributi è un obiettivo ambito da molti lavoratori, ma il sistema previdenziale italiano presenta delle complessità che richiedono un’attenta analisi delle normative attuali. In Italia, l’accesso alla pensione è regolato da requisiti specifici sia in termini di età che di anzianità contributiva. Comprendere le diverse opzioni disponibili e i passi necessari per raggiungere il sogno del pensionamento anticipato è fondamentale.
La pensione di vecchiaia: il punto di partenza
La pensione di vecchiaia rappresenta il metodo principale attraverso il quale un lavoratore può accedere al trattamento pensionistico. Secondo le disposizioni legislative attuali, per beneficiare di questo tipo di pensione è necessario:
- Raggiungere i 67 anni di età.
- Avere versato almeno 20 anni di contributi.
Pertanto, un lavoratore con 25 anni di contributi potrà andare in pensione al compimento dei 67 anni, come previsto dalla normativa. Tuttavia, per chi desidera uscire dal mondo del lavoro prima di questa età, le opzioni sono limitate. La pensione anticipata ordinaria, ad esempio, richiede un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, senza considerare l’età anagrafica. Questa condizione rende impossibile, per chi ha solo 25 anni di contributi, accedere a tale forma di pensionamento anticipato.
Una delle poche possibilità per ritirarsi dal lavoro con 25 anni di contributi è la pensione anticipata contributiva. Questa opzione è riservata ai “contributivi puri”, ovvero quei lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi a partire dal 1 gennaio 1996. Per accedere a questa forma di pensionamento, è necessario soddisfare i seguenti requisiti:
- Avere almeno 64 anni di età.
- Avere un’anzianità contributiva effettiva di almeno 20 anni dal 1 gennaio 1996.
- L’importo della pensione deve essere pari o superiore a 2,8 volte l’assegno sociale.
Attualmente, l’importo minimo dell’assegno pensionistico deve ammontare a 1.409,16 euro al mese. Se il calcolo della pensione risulta inferiore a questa soglia, non è possibile accedere alla pensione anticipata contributiva. Questa opzione è quindi riservata a una ristretta cerchia di lavoratori, che devono dimostrare di soddisfare tutti i requisiti richiesti.

Oltre alla pensione anticipata contributiva, ci sono altre misure che possono consentire ai lavoratori di ritirarsi anticipatamente dal lavoro, ma queste sono generalmente riservate a categorie specifiche di lavoratori e richiedono particolari accordi aziendali. Tra queste, troviamo:
- Contratto di espansione: consente ai lavoratori di aziende con almeno 50 dipendenti di andare in pensione fino a cinque anni prima rispetto alla normale scadenza.
- Isopensione: permette ai dipendenti di grandi aziende di ritirarsi fino a sette anni prima della pensione di vecchiaia, a condizione di soddisfare requisiti specifici.
È importante notare che l’accesso a queste misure richiede accordi specifici con l’azienda e non è quindi garantito per tutti i lavoratori.
Passi da seguire per la richiesta di pensionamento
Per chi desidera ritirarsi dal lavoro con 25 anni di contributi, seguire alcuni passi chiave è fondamentale. Ecco cosa fare:
- Verificare la propria posizione contributiva presso l’INPS per accertare gli anni effettivi di contributi versati e identificare eventuali periodi scoperti.
- Valutare tutte le possibilità disponibili in base all’età e agli anni di contributi.
- Richiedere una consulenza previdenziale presso un patronato o un consulente del lavoro per ricevere informazioni dettagliate e personalizzate sulle opzioni di pensionamento.
Seguendo questi passi, sarà possibile garantire una transizione fluida verso la fase post-lavorativa, realizzando il sogno del pensionamento anticipato.