La situazione economica italiana presenta segnali di preoccupazione nel 2024, con un aumento della pressione fiscale e un debito pubblico che continua a crescere. Secondo i dati forniti dall’Istat, la pressione fiscale ha superato il 42,6%, segnando un incremento di oltre un punto percentuale rispetto al 41,4% del 2023. Questo dato evidenzia una crescente difficoltà per i contribuenti italiani, mentre l’economia ha mostrato una crescita modesta, pari solo allo 0,7%, inferiore alle aspettative governative.
Nel 2024, il Prodotto Interno Lordo (Pil) a prezzi di mercato ha raggiunto i 2.192.182 milioni di euro, con un incremento del 2,9% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, l’Istat ha precisato che, in termini reali, la crescita è stata limitata allo 0,7%, ben al di sotto della previsione governativa che indicava un aumento dell’1%. Questo scenario ha sollevato interrogativi sulle politiche economiche adottate, considerando che l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche è stato valutato al -3,4% rispetto al Pil, in calo rispetto al -7,2% del 2023. Le stime ufficiali del governo, contenute nel Piano strutturale di bilancio, avevano previsto un deficit del -3,8%.
Il debito pubblico italiano ha raggiunto il 135,3% del Pil nel 2024, in aumento rispetto al 134,6% del 2023. Questo dato, anch’esso inferiore rispetto alle stime governative che lo indicavano al 135,8%, riflette una situazione di crescente indebitamento che potrebbe avere ripercussioni sul futuro economico del paese. La combinazione di una crescita economica debole e di un debito pubblico in aumento solleva interrogativi sulla sostenibilità delle finanze pubbliche italiane e sulla capacità del governo di attuare riforme efficaci per stimolare la crescita.
Le analisi economiche suggeriscono che il contesto attuale richiede interventi mirati per migliorare la situazione fiscale e promuovere una ripresa economica sostenibile. In questo scenario, è fondamentale monitorare l’evoluzione dei dati economici e le politiche adottate per affrontare le sfide che l’Italia si trova ad affrontare nel 2025.