Il titolare del Ministero dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha recentemente affrontato le polemiche relative al rinvio della prima versione del decreto sulle bollette, sottolineando il suo attaccamento al proprio ruolo nonostante le divergenze con la premier Giorgia Meloni. Durante una conferenza stampa tenutasi il 28 febbraio 2025, Giorgetti ha presentato un intervento da 3 miliardi di euro per sostenere le famiglie italiane, mentre Meloni ha pubblicato un video sui social riguardante lo stesso tema, suscitando malumori all’interno del governo.
Giorgetti ha espresso la sua frustrazione per la tempistica della pubblicazione da parte della premier, ma ha cercato di minimizzare il conflitto, affermando che non si arrabbia come quando il suo club del cuore, il Southampton, perde una partita. Tuttavia, il ministro ha chiarito le sue posizioni, prendendo le distanze dalle scelte della Meloni in più occasioni. In particolare, ha commentato i rapporti con gli Stati Uniti, in un contesto di crescente tensione commerciale, sottolineando l’importanza di una strategia europea unita ma anche la necessità per ciascun Paese di agire autonomamente.
La questione delle bollette ha generato attriti tra Giorgetti e Meloni, culminando nel rinvio del Consiglio dei ministri dello scorso martedì. Il ministro ha affermato di essere un sostenitore del Southampton, indipendentemente dai risultati, paragonando questo attaccamento alla sua lealtà politica. Ha ribadito che, nonostante le difficoltà, è fondamentale rimanere concentrati sugli obiettivi, senza farsi influenzare dalle vittorie o dalle sconfitte politiche. Giorgetti ha voluto enfatizzare che la politica richiede una stabilità e una coerenza che vanno oltre le mere convenienze.
Giorgetti ha espresso preoccupazione riguardo alla situazione economica attuale, sia a livello europeo che italiano. Ha evidenziato la necessità di politiche monetarie più flessibili, considerando che l’inflazione è stata in gran parte influenzata dalla guerra in Ucraina. Ha messo in guardia sul fatto che alcuni grandi Paesi europei stanno già affrontando situazioni di recessione e ha sottolineato l’urgenza di un intervento da parte dell’Unione Europea. Le previsioni sul PIL italiano potrebbero essere riviste al ribasso, e il ministro ha anticipato che a breve saranno disponibili i dati definitivi per il 2024. Per il 2025 e il 2026, ha affermato che sarà necessario aggiornare le proiezioni macroeconomiche, in un contesto di incertezze crescenti.