Se devi spostare i tuoi soldi da un conto all’altro fa molta attenzione, rischi grosso. In questo articolo ti spieghiamo tutto quanto serve.
Sicuramente lo saprai già, ma la gestione del denaro sui tuoi conti correnti è estremamente delicata e un bonifico sbagliato rischia di diventare un vero e proprio boomerang. I movimenti di denaro tra i propri conti, infatti, sono soggetti a rigidi controlli da parte delle autorità fiscali, che operano al fine di garantire trasparenza e combattere attività sospette.
Attenzione dunque alle tue operazioni: se sposti in un certo modo i tuoi soldi da un conto all’altro rischi una multa che arriva fino a 50mila euro! Ma davvero si tratta di un pericolo così alto? Non ci resta che provare a scoprirlo insieme.
Un bonifico che può costare caro
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. La norma la conosciamo tutti: i trasferimenti di denaro che vanno oltre i 5mila euro devono essere effettuati esclusivamente tramite banche, Poste Italiane, istituti di moneta elettronica e istituti di pagamento accreditati. Fin qui nulla di curioso, c’è un limite all’utilizzo del contante e superarlo diventa estremamente pericoloso.
Ma cosa accade se un contribuente tenta di aggirare questo limite spostando i propri soldi da un conto corrente all’altro, frazionando l’importo su più conti e magari in più giorni diversi? Si tratta essenzialmente di una serie di violazioni alle norme in essere, per le quali si prevedono sanzioni che partono da mille euro ma che arrivano fino a 50mila euro per gli importi fino a 250mila euro.
Facciamo un esempio: un’operazione di trasferimento di 10mila euro, se frazionata in due bonifici da 5mila euro ciascuno, potrebbe apparire legittima, ma in realtà potrebbe attirare l’attenzione delle autorità fiscali. È fondamentale comprendere che le normative servono per prevenire il riciclaggio di denaro e altre pratiche illecite, e i controlli sono sempre più stringenti.
Il limite del contante parla chiaro: importo massimo di 5mila euro
Il limite sulla circolazione del denaro contante è stato fissato dal governo Meloni con la legge numero 197 del 29 dicembre 2022: il pagamento massimo effettuabile senza appoggiarsi a strumenti di pagamento tracciabile è di 5mila euro. Questa scelta mira a contrastare l’evasione fiscale e a promuovere l’uso di forme di pagamento tracciabili, come carte di credito, bonifici e sistemi di pagamento online.
In Europa, la norma permette di estendere questo limite fino a un massimo di 10mila euro, ma la scelta dell’Italia è sempre stata volta ad abbassarlo (ricordate che in passato abbiamo avuto una soglia di mille euro e poi di tremila?). La norma parla chiaro e dice che non è possibile frazionare i pagamenti, ovvero pagare una cifra superiore ai 5mila euro con più pagamenti in contanti di importo più piccolo.
Un altro aspetto importante è che, in caso di controlli, è fondamentale documentare le proprie operazioni. Conservare le ricevute dei bonifici, le comunicazioni con la banca e qualsiasi altro documento pertinente può rivelarsi utile in caso di contestazioni. La trasparenza è il miglior alleato per evitare problemi con il fisco.
Sebbene il trasferimento di denaro tra conti sia una pratica comune e legittima, è fondamentale fare attenzione ai limiti imposti dalla legge e alle possibili conseguenze di un’errata gestione. La trasparenza, la documentazione e, se necessario, la consulenza professionale sono elementi chiave per navigare nel complesso panorama della gestione finanziaria in Italia.