
Circa 1.500 lavoratori del settore del food delivery hanno avviato uno sciopero a oltranza a Palermo, in risposta alla continua riduzione delle tariffe da parte delle piattaforme di consegna. La protesta è iniziata martedì 11 marzo 2025, con i rider di Glovo che hanno interrotto le consegne, seguiti successivamente dai colleghi di Deliveroo. La situazione è stata descritta come “disperata” dal segretario generale di Nidil Cgil Palermo, Francesco Brugnone, che ha sottolineato l’adesione massiccia alla manifestazione.
La protesta dei rider a palermo
I rider si sono riuniti in diversi punti della città , tra cui via Emerico Amari, vicino a un noto fast food, per esprimere il loro malcontento. La protesta è stata motivata dall’impossibilità di sostenere un lavoro che non garantisce una retribuzione adeguata. “Il guadagno di 2,70 euro lordi per consegna si traduce in appena 1,70 euro netti per i lavoratori con partita IVA“, ha dichiarato Brugnone. Questo importo è considerato insufficiente, costringendo i rider a rischiare la propria incolumità sulle strade di Palermo.
In aggiunta alle difficoltà economiche, i rider stanno affrontando un aumento delle aggressioni. Secondo Brugnone, in città si stanno verificando attacchi da parte di gruppi di giovani che simulano ordini falsi per derubare i lavoratori. “La scorsa settimana, un rider è stato portato in ospedale con fratture a un dito e a una costola”, ha denunciato il leader sindacale.
Richieste e condizioni di lavoro
Le rivendicazioni dei rider non si limitano a una maggiore retribuzione. Olga Giunta, segretaria della Fitl Cgil Palermo con delega ai rider, ha evidenziato la necessità di migliorare le condizioni di sicurezza per i lavoratori. “Le tariffe attuali non consentono di avere un lavoro dignitoso”, ha affermato, sottolineando che la protesta mira a ottenere un aumento significativo delle paghe e misure di sicurezza adeguate.
Il sindacato ha richiesto un tavolo tecnico per discutere non solo di una retribuzione più alta, ma anche di bonus e diritti per i rider. “I lavoratori hanno il diritto di sentirsi al sicuro e di avere un lavoro che rispetti la loro dignità “, ha concluso Giunta, richiamando l’attenzione sulle aggressioni avvenute nei vari quartieri di Palermo.
La manifestazione proseguirà fino a quando non ci sarà un riscontro concreto da parte delle aziende coinvolte, con la speranza di ottenere miglioramenti significativi nelle condizioni di lavoro dei rider nella città siciliana.