
L'enigma dell'euro mancante, il web sta impazzendo nel cercare la soluzione (popmag.it)
L’enigma dell’euro mancante riemerge in molte varianti, confondendo anche i più attenti. Sarai capace di risolverlo?
Tre amici pagano 30 euro per un biglietto, ma il bigliettai, dopo un’offerta, restituisce 5 euro. Il capotreno trattiene 2 euro. Questo porta a un apparente errore logico, ma la spiegazione rivela che i 30 euro sono stati correttamente contabilizzati. Gli enigmi ci dimostrano quanto sia facile essere ingannati dai numeri, sfruttando il nostro pensiero euristico.
L’enigma dell’euro mancante è un rompicapo intrigante che affascina chi ama le sfide logiche. La sua semplicità apparente nasconde una complessità che può confondere anche i più esperti risolutori. La storia inizia con tre amici che decidono di intraprendere un viaggio in treno.
La logica dell’enigma
Alla biglietteria, uno di loro acquista un biglietto multiplo, il cui costo ammonta a 30 euro. Ognuno dei tre amici contribuisce con 10 euro, portando così alla somma totale di 30 euro. Poco dopo, il bigliettaio si accorge che quel giorno era attiva un’offerta speciale e che il biglietto costava solo 25 euro. Decide quindi di restituire i 5 euro in eccesso. Qui entra in scena il capotreno, che, invece di restituire l’intera somma, decide di trattenere 2 euro per sé e restituire solo 1 euro a ciascun amico.
Dunque, ogni amico ha pagato alla fine 9 euro (10 euro iniziali meno 1 euro restituito). Moltiplicando per tre, si ottiene una somma di 27 euro. Se si aggiungono i 2 euro trattenuti dal capotreno, sembra che manchi 1 euro, portando a un totale di 29 euro. Ma dove è finito l’euro mancante?

La soluzione a questo enigma si trova nella logica fuorviante che lo sostiene. I 27 euro già includono i 2 euro trattenuti dal capotreno. La somma corretta da considerare è quella del costo reale del biglietto, che è 25 euro, più i 2 euro trattenuti, per un totale di 27 euro. I 3 euro restituiti ai tre amici completano il conto e riportano il totale a 30 euro. Questo inganno logico dimostra come la presentazione dei numeri possa influenzare la nostra percezione.
La psicologia dietro l’enigma
Ciò che rende l’enigma dell’euro mancante così affascinante è la sua capacità di mettere in luce le vulnerabilità della nostra mente. La psicologia ci insegna che il nostro cervello tende a seguire schemi di pensiero rapidi e intuitivi, spesso a scapito di un’analisi più approfondita e razionale. Gli enigmi come questo si basano proprio sulle nostre predisposizioni cognitive, sfruttando la nostra tendenza a cercare un errore quando qualcosa non torna nei calcoli.
Il pensiero euristico, un concetto sviluppato nel campo della psicologia, ci permette di prendere decisioni rapide attraverso scorciatoie mentali. Sebbene questa strategia sia utile nella vita quotidiana, può diventare un’arma a doppio taglio quando si tratta di analisi logica. Nel caso dell’euro mancante, il nostro cervello è portato a credere che ci debba essere un errore numerico, quando in realtà si tratta di una manipolazione della presentazione dei dati.