
Il 24 febbraio 2025 segna una data storica per le relazioni tra Italia ed Emirati Arabi Uniti, con la visita a Roma di Mohammed bin Zayed Al Nahyan, presidente degli Emirati. Questo incontro rappresenta un significativo passo avanti verso un rafforzamento della cooperazione bilaterale, dopo un periodo di tensione durante il governo Conte Bis, quando Luigi Di Maio era alla guida della Farnesina. La visita di MbZ non è stata solo simbolica, ma ha segnato l’inizio di un partenariato strategico globale tra le due nazioni.
Accordi per il futuro economico
La visita di Mohammed bin Zayed ha portato alla firma di una trentina di accordi e protocolli d’intesa con aziende italiane di primo piano, come ENI e Melinda. Questi accordi, che coprono settori cruciali per l’economia del futuro, promettono un potenziale ritorno economico significativo. I documenti siglati a Roma durante il Forum imprenditoriale Italia-Emirati Arabi Uniti si concentrano su aree strategiche come l’agricoltura 4.0, l’intelligenza artificiale, la transizione verde e le telecomunicazioni quantistiche.
Tra i firmatari vi sono attori chiave del panorama economico italiano, come ENI, che collaborerà con Masdar e Taqa Transmission per migliorare l’interconnessione elettrica tra Albania e Italia. Anche ENEL, in partnership con Masdar, prevede di sviluppare progetti di energia pulita tra Europa e Nordamerica. Altri nomi noti, come Leonardo e Fincantieri, sono coinvolti in iniziative di cantieristica navale e tecnologie di sorveglianza subacquea, mentre TIM e Abu Dhabi Investment Office esploreranno opportunità nelle telecomunicazioni quantistiche. Queste intese mirano a creare ecosistemi energetici e tecnologici interconnessi tra Italia ed Emirati Arabi Uniti, con un approccio di crescita reciproca.
Strategie geopolitiche e cooperazione internazionale
La visita di MbZ ha avuto un duplice obiettivo: superare il periodo di raffreddamento delle relazioni e avviare una nuova fase di cooperazione. Gli interessi di Italia ed Emirati Arabi Uniti si allineano non solo su questioni economiche, ma anche su sfide internazionali. I documenti firmati a Roma riflettono un forte impegno verso il Piano Mattei, un’iniziativa strategica che sottolinea l’importanza dell’Africa per entrambi i paesi.
Italia ed Emirati Arabi Uniti riconoscono che la stabilità in Africa, un continente ricco di risorse ma politicamente complesso, è cruciale per affrontare le sfide globali. Gli accordi di alto livello tra i due paesi rappresentano una consapevolezza condivisa che l’instabilità può essere gestita meglio attraverso una cooperazione strategica. Il ministro Adolfo Urso ha descritto questa alleanza come una risposta alle sfide future, evidenziando l’importanza della transizione energetica e della rivoluzione dell’intelligenza artificiale.
L’intesa tra Italia ed Emirati Arabi Uniti non solo mira a sviluppare l’economia del futuro, ma anche a garantire la sicurezza degli spazi geopolitici che uniscono Roma e Abu Dhabi. La cooperazione si estende al Mediterraneo allargato, al Nordafrica, al Sahel e all’Africa subsahariana, evidenziando la necessità di una strategia multilaterale per affrontare le sfide comuni. La visione condivisa di costruire spazi di co-prosperità nel Mediterraneo allargato porterà a un percorso di crescita che necessita di essere esplorato e approfondito. La consapevolezza che il futuro dell’Africa sarà determinato da chi avrà investito nel suo sviluppo si fa sempre più concreta, mentre le relazioni tra Italia ed Emirati Arabi Uniti si rafforzano.