
La Commissione Europea ha annunciato un piano ambizioso per promuovere una “Unione dei risparmi e degli investimenti” entro la fine del 2026. Mercoledì 19 marzo 2025, l’ente presenterà una dettagliata “roadmap” con diciannove misure specifiche, mirate a stimolare gli investimenti privati e rafforzare la competitività dell’Unione Europea. Questo intervento si propone di migliorare il sistema finanziario dell’Unione, favorendo un canale più efficiente per indirizzare i risparmi verso investimenti produttivi, ampliando così le opportunità di finanziamento per cittadini e imprese.
Il contesto degli investimenti privati
Il pacchetto di misure finanziarie, che si estende su un orizzonte temporale di medio e lungo periodo, ha come obiettivo primario quello di mobilitare i vasti capitali privati necessari per garantire la competitività dell’Unione Europea. In vista della presentazione della “roadmap“, prevista per dopodomani, il dibattito si concentrerà su questioni cruciali come la difesa e il rilancio dell’industria. Secondo quanto anticipato, il documento, composto da sedici pagine e visionato dall’agenzia Ansa, evidenzia che circa il 70% dei risparmi al dettaglio nell’Unione, corrispondente a circa 10.000 miliardi di euro, è attualmente conservato in depositi bancari, mentre solo il 30% è investito in strumenti del mercato dei capitali. Questa situazione ha spinto la Commissione a considerare un rinnovamento del sistema finanziario, con l’ambizione di raggiungere investimenti annuali compresi tra i 700 e gli 800 miliardi di euro, come indicato in un recente rapporto di Mario Draghi.
Le misure in fase di attuazione
Le diciannove misure previste rappresentano un percorso complesso, ma l’Unione Europea ha sottolineato l’importanza di passare dalle parole ai fatti. Entro il terzo trimestre del 2025, la Commissione intende adottare misure per facilitare l’adozione di conti di risparmio e investimento, ispirandosi alle migliori pratiche esistenti. Queste misure saranno accompagnate da raccomandazioni riguardanti il trattamento fiscale dei conti di risparmio e investimento. Le iniziative contemplano la rimozione delle barriere ai movimenti di capitali e il potenziamento dell’Unione bancaria, oltre a interventi volti a trasformare la cultura del risparmio degli europei. Per affrontare le difficoltà relative all’integrazione delle infrastrutture di negoziazione e post-negoziazione, la Commissione presenterà, entro il terzo trimestre del 2026, un pacchetto di proposte legislative, comprendente norme sui depositi centrali di titoli e garanzie finanziarie, nonché regolamenti sul mercato di negoziazione.