BRUXELLES – Durante il convegno “Building a circular economy for a Sustainable and Competitive Europe”, tenutosi recentemente, Lara Ponti, Vice Presidente di Confindustria per la Transizione ambientale e gli obiettivi ESG, ha evidenziato l’importanza della transizione da un’economia lineare a una circolare. Secondo Ponti, questo cambiamento rappresenta un’importante opportunità per migliorare la competitività e la sostenibilità in Europa. In particolare, ha sottolineato come in Italia l’economia circolare abbia registrato una crescita tre volte superiore a quella del PIL, generando un valore di 43 miliardi di euro e contribuendo alla creazione di 613mila nuovi posti di lavoro.
L’Italia, ha affermato Ponti, si posiziona come un Paese all’avanguardia in questo settore, con potenzialità enormi che possono essere sfruttate per costruire un futuro sostenibile. Tuttavia, ha messo in guardia riguardo alla necessità di semplificare le normative attualmente in vigore. Le regolamentazioni complesse possono rappresentare oneri significativi, soprattutto per le piccole e medie imprese, che sono fondamentali per il tessuto economico del Paese.
Ponti ha insistito sull’importanza di investire in queste imprese per favorire la creazione di un’industria sostenibile e competitiva. La semplificazione delle normative è quindi un passo cruciale per garantire che le piccole e medie imprese possano partecipare attivamente alla transizione verso un’economia circolare, senza essere ostacolate da costi eccessivi. La Vice Presidente ha concluso il suo intervento esprimendo fiducia nel potenziale dell’Italia di diventare un esempio di economia circolare a livello europeo, sottolineando che il cambiamento è già in atto e rappresenta una realtà concreta.