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Inquinamento cosa hanno scoperto (www.popmag.it)
Un recente studio pubblicato su Communications Earth & Environment ha rivelato un dato allarmante: cosa hanno scoperto.
Nel 2023, le emissioni globali di anidride carbonica (CO₂) derivanti dall’aviazione sono aumentate dell’1%. Questo incremento è direttamente correlato alle rotte più lunghe che gli aerei sono stati costretti a seguire per evitare lo spazio aereo russo, chiuso ai vettori occidentali dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022.
Questi cambiamenti non solo hanno impattato sul consumo di carburante, ma sollevano anche interrogativi cruciali riguardo alla sostenibilità del trasporto aereo in un contesto di crescente crisi climatica.
Le conseguenze delle deviazioni aeree
Le deviazioni delle rotte aeree hanno portato a un notevole incremento del consumo di carburante per i voli tra Europa e Asia, che ha raggiunto un significativo 14,8%, mentre i voli tra Nord America e Asia hanno visto un aumento del 9,8%. In termini complessivi, il consumo medio di carburante è aumentato del 13% rispetto alle rotte precedenti. Questo aumento è particolarmente preoccupante, considerando che il settore dell’aviazione contribuisce già in modo sostanziale alle emissioni di gas serra a livello globale.
Il professor Nicolas Bellouin, coautore dello studio e ricercatore presso l’Institut Pierre-Simon Laplace, ha sottolineato che, a seguito dell’invasione, si è registrata una diminuzione dei voli tra i paesi occidentali e l’Asia orientale. Le compagnie aeree hanno dovuto adattare le loro rotte, inizialmente riducendo la frequenza dei voli. Sebbene nel tempo la situazione sia migliorata con il ripristino dei voli, le deviazioni rimangono sostanziali, con aerei che ora volano a sud della Russia o sorvolano l’Artico. Queste nuove rotte hanno aggiunto 8,2 milioni di tonnellate di CO₂ alle emissioni globali dell’aviazione nel 2023, un dato che solleva interrogativi non solo sulle politiche aeronautiche ma anche sull’impatto ambientale delle decisioni geopolitiche.
I ricercatori hanno utilizzato dati di tracciamento dei voli e modelli computerizzati per calcolare il consumo extra di carburante. Hanno considerato variabili come i modelli dei venti, che possono influenzare significativamente il consumo energetico degli aerei. L’analisi ha mostrato che le rotte più lunghe e le deviazioni costringono gli aeromobili a operare in condizioni meno ottimali, aumentando così l’inefficienza energetica.
Inoltre, l’impatto delle scie di condensazione, generate dagli aerei in volo, è un altro aspetto critico. Queste scie possono contribuire all’inquinamento atmosferico, creando nuvole di vapore acqueo che intrappolano il calore nell’atmosfera, aggravando ulteriormente il problema del cambiamento climatico. Le emissioni da aviazione non si limitano solo al CO₂, ma includono anche altri gas serra e particolati che influenzano la qualità dell’aria e il clima globale.
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Lo studio ha anche esaminato altre aree di conflitto, come Libia, Siria e Yemen, rivelando che le restrizioni dello spazio aereo in queste regioni influenzano tra 60 e 100 voli al giorno. L’analisi ha mostrato che evitare lo spazio aereo libico comporta un aumento medio del 2,7% nel consumo di carburante, mentre le deviazioni dalla Siria portano a un incremento del 2,9%. Le rotte attorno allo Yemen hanno avuto un impatto ancora maggiore, con un aumento del 4,3% nel consumo di carburante.
E’ importante notare che, sebbene queste restrizioni comportino un aumento localizzato dei consumi, il loro impatto complessivo sulle emissioni globali resta relativamente contenuto, inferiore allo 0,2%. Ciò è attribuibile al numero limitato di voli interessati e alle deviazioni meno drastiche rispetto a quelle imposte dalla situazione in Ucraina.
Strumenti e politiche per affrontare il problema
In questo contesto, è fondamentale che le compagnie aeree e i governi collaborino per sviluppare strategie che possano ridurre le emissioni legate al trasporto aereo. L’adozione di tecnologie più avanzate, come aerei più efficienti dal punto di vista del consumo di carburante e l’ottimizzazione delle rotte di volo, potrebbe rappresentare un passo importante verso la sostenibilità.
Inoltre, l’integrazione di carburanti alternativi e sostenibili nel settore dell’aviazione potrebbe contribuire significativamente a ridurre l’impatto ambientale. Anche l’implementazione di politiche di carbon pricing e incentivi per l’uso di tecnologie pulite potrebbe aiutare a incoraggiare le compagnie aeree a ridurre le loro emissioni.