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Lizzano in Belvedere, situato nella provincia di Bologna, ha ospitato il 26 febbraio 2025 un’importante iniziativa volta al rilancio della montagna. Con l’andamento positivo della stagione invernale, il focus è stato posto su infrastrutture, servizi e viabilità , elementi essenziali per competere con altre località e promuovere un turismo attivo durante tutto l’anno. Il governatore dell’Emilia-Romagna, Michele de Pascale, ha presieduto l’evento, simbolicamente inaugurando un nuovo tappeto mobile nel comprensorio sciistico del Corno alle Scale, un impianto di risalita che ha beneficiato di un finanziamento regionale di 565mila euro.
Investimenti e progetti futuri
Durante il tour, erano presenti anche gli assessori Davide Baruffi e Roberta Frisoni, la sindaca di Lizzano Barbara Franchi e il presidente dell’Assemblea legislativa Maurizio Fabbri. Tra i progetti in programma emerge il potenziamento degli impianti con la seggiovia che collegherà il Corno alle Scale al lago Scaffaiolo. Questo intervento, dal valore di oltre 7 milioni di euro, ha subito ritardi a causa di ricorsi da parte di ambientalisti. La sindaca Franchi ha sottolineato l’importanza di completare l’infrastruttura entro il 31 dicembre 2026, con lavori previsti anche durante i mesi estivi.
La Regione ha delineato una strategia di rilancio del territorio, con un investimento totale di 70 milioni di euro destinati all’Appennino emiliano-romagnolo, di cui 13 milioni specificamente per l’Appennino bolognese. A questi fondi si aggiungono risorse provenienti dal Pnrr. Baruffi ha evidenziato che ogni bando prevede una quota del 10% dedicata alla montagna, con controlli programmati nel corso dell’anno per monitorare l’andamento dei progetti.
Turismo come opportunitÃ
Il governatore Michele de Pascale ha affermato che il turismo rappresenta una risorsa fondamentale per mantenere attivi i servizi privati che il settore pubblico non riesce a garantire. La lotta contro la desertificazione e il rilancio dell’economia locale sono obiettivi primari, con il turismo che gioca un ruolo sinergico in questo processo. De Pascale ha evidenziato la necessità di ampliare l’offerta turistica, andando oltre il tradizionale turismo bianco legato alla neve, e ha proposto un accordo con gli amministratori locali per attrarre visitatori durante tutto l’anno.
L’assessore Roberta Frisoni ha suggerito di diversificare l’offerta turistica, promuovendo attività come escursioni, sport e ciclismo, per attrarre anche turisti internazionali. Questa visione strategica mira a valorizzare le risorse naturali e culturali dell’Appennino, rendendolo una meta ambita per diverse tipologie di visitatori.
Dati incoraggianti e sfide
Le statistiche relative alla stagione invernale mostrano una netta ripresa rispetto alla stagione precedente. Dati provvisori forniti dall’Ufficio statistica della Regione, basati su informazioni Istat, indicano che a Lizzano in Belvedere, nel dicembre 2024, gli arrivi sono aumentati del 88,2% e i pernottamenti del 60% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Anche l’Appennino bolognese e modenese ha registrato un incremento significativo, con un aumento del 29,7% degli arrivi e del 26,4% dei pernottamenti.
Flavio Roda, presidente della Fisi e della società che gestisce il Corno alle Scale, ha sottolineato l’importanza del supporto pubblico per la modernizzazione degli impianti. Sebbene la stagione sia iniziata bene, Roda ha avvertito che le sfide restano significative. Baruffi ha invitato a mantenere un atteggiamento positivo per valorizzare le potenzialità del comprensorio e attrarre un numero crescente di visitatori.
Viabilità e servizi
Un tema cruciale discusso durante l’incontro riguarda la viabilità , un argomento sollevato anche dagli imprenditori della montagna. De Pascale ha rivelato di aver avuto un incontro con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, durante il quale si è parlato di un piano di investimenti da 20 miliardi di euro. Tuttavia, ha sottolineato che i finanziamenti necessari non sono ancora disponibili. La Regione si impegna a migliorare i servizi per la montagna, inclusi nidi, servizi per la prima infanzia e centri estivi, cercando soluzioni per contrastare lo spopolamento dell’Appennino.