La CDU e i socialdemocratici hanno raggiunto un accordo che segna un cambiamento significativo nella politica economica tedesca. Il nuovo governo, che si insedierà a Berlino, prevede di istituire un fondo straordinario destinato alle infrastrutture, con un investimento di 500 miliardi di euro distribuiti su dieci anni. Questo piano ambizioso include anche l’intenzione di allentare le restrizioni sul debito, consentendo un deficit superiore all’1% del PIL per le spese militari.
Il cancelliere in pectore, Friedrich Merz, ha evocato frasi celebri di leader come Mario Draghi per sottolineare l’importanza delle misure che il suo governo intende adottare. Durante la prima conferenza stampa dei negoziatori, tenutasi a Berlino, Merz e Lars Klingbeil, rappresentante della SPD, hanno confermato che i colloqui per la formazione del nuovo governo stanno procedendo rapidamente. Merz ha espresso l’intenzione di presentare un fondo per le spese militari che supererebbe i 200 miliardi di euro, cifra inizialmente stimata.
L’accordo tra CDU e SPD rappresenta una rottura con le posizioni tradizionali di Merz, noto per il suo approccio rigoroso nei confronti del debito. La necessità di adattarsi a un contesto economico globale in evoluzione ha spinto il leader della CDU a riconsiderare le sue precedenti posizioni, abbandonando il principio del pareggio di bilancio che aveva sostenuto fino a poco tempo fa. Questo cambio di rotta è stato accolto con favore dai socialdemocratici, che da anni chiedevano maggiori investimenti pubblici.
Nei prossimi giorni, saranno resi noti ulteriori dettagli riguardo alla proposta di modifica della Schuldenbremse, la legge che limita il debito pubblico. Questo provvedimento, che ha ostacolato gli investimenti in un periodo di crisi economica, sarà discusso già nella prossima settimana. Con la presenza dell’AFD e della Linke che detiene una “minoranza di blocco” nel nuovo Parlamento, il governo uscente dovrà affrontare la questione con urgenza. Si prevede che la misura venga approvata grazie al sostegno dei Verdi, garantendo così una maggioranza sufficiente per superare il 66% dei voti necessari.
In un contesto di crescente pressione economica, la Bundesbank ha proposto un allentamento delle restrizioni sul debito, suggerendo di aumentare il limite per i nuovi prestiti dallo 0,35% all’1,4% del PIL, a condizione che la Germania rispetti i parametri stabiliti dall’Unione Europea. Se il debito dovesse superare il limite, la banca centrale ha indicato che il nuovo debito dovrebbe rimanere allo 0,9%.
La Germania si trova in una posizione privilegiata rispetto ad altri Paesi del G7, grazie alla gestione oculata delle finanze pubbliche da parte di Angela Merkel, con un debito che supera di poco il 60% del PIL. Questo margine di manovra consente al governo di Merz di pianificare investimenti significativi per il riarmo e lo sviluppo delle infrastrutture. La volontà di affrontare le sfide economiche e di sicurezza con misure audaci riflette un cambiamento di paradigma nella politica tedesca, che potrebbe avere ripercussioni a lungo termine non solo a livello nazionale, ma anche sullo scenario europeo.
Con l’approvazione delle nuove misure, Berlino si prepara a lanciare un pacchetto economico senza precedenti, stimando un valore complessivo tra gli 800 e i mille miliardi di euro. La direzione intrapresa dal nuovo governo rappresenta un passo decisivo verso una Germania più forte e resiliente nel panorama globale.