Nel 2025, l’Umbria si trova ad affrontare sfide significative legate all’invecchiamento della popolazione e ai salari bassi, fattori che generano un clima di incertezza per il presente e il futuro. Nonostante queste problematiche, il sistema imprenditoriale regionale mostra segni di crescita sorprendente, sostenuto in particolare dal settore turistico. L’analisi dell’andamento economico dell’Umbria, caratterizzato da luci e ombre, è stata messa a confronto con le regioni limitrofe, come le Marche e la Toscana, oltre che con la media nazionale.
Durante l’evento “L’economia umbra e i bilanci delle imprese”, organizzato dalla Camera di commercio dell’Umbria, è stata condotta un’analisi approfondita della situazione economica regionale. I dati raccolti nell’indagine congiunturale, che coprono il periodo dal 2019 al 2023, hanno messo in luce le sfide e le opportunità per le aziende locali. Sono stati esaminati in particolare i dati relativi alle nuove imprese, considerati un indicatore chiave per valutare la vitalità del tessuto imprenditoriale umbro. Questa analisi è stata ulteriormente arricchita dai contributi del Nucleo per la ricerca economica della Banca d’Italia di Perugia, che ha fornito un quadro dettagliato delle dinamiche economiche in atto.
Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio dell’Umbria, ha commentato i risultati dell’analisi, sottolineando che nonostante non si possa definire il report come eccezionale, l’Umbria continua a progredire. Ha affermato: “Non usciamo con le ossa rotte e le imprese hanno cuore, corpo e cervello”. Tuttavia, ha evidenziato le difficoltà legate ai salari bassi, un problema che deve essere affrontato tenendo conto del costo della vita, più elevato in altre regioni. Mencaroni ha anche avvertito riguardo al default demografico, con proiezioni che indicano una regione sempre più invecchiata entro il 2042, un tema che richiede attenzione e serietà.
L’analisi è stata vista da Mencaroni come un’importante opportunità per imprese, istituzioni e studiosi per comprendere le dinamiche economiche e le prospettive future. Francesco De Rebotti, assessore regionale allo sviluppo economico, ha preso la parola per discutere delle azioni necessarie da intraprendere. Ha dichiarato che l’analisi mostra un equilibrio tra qualità e quantità nei diversi settori, con notizie positive per il turismo. Tuttavia, ha anche messo in evidenza che fattori come i dazi possono influenzare negativamente l’Umbria, che è sempre stata aperta al mondo e ha una vocazione all’export di prodotti significativi. De Rebotti ha concluso affermando che verranno messi a disposizione strumenti finanziari, in particolare per le micro e piccole imprese, oltre alla partecipazione a bandi, per supportare la crescita economica della regione.