Menarini si proietta verso il mercato globale: “Positivo il risultato negli Usa, ma la Ue è ostacolata dalla burocrazia”

Firenze, 5 marzo 2025 – Durante un incontro con il consiglio di amministrazione di Menarini Group, Lucia Aleotti, azionista e membro del board, ha espresso preoccupazione riguardo alle conseguenze delle attuali politiche europee. Aleotti ha commentato: “L’Europa si sta danneggiando da sola con una serie di regole e burocrazie che soffocano lo spirito imprenditoriale e non considerano le esigenze dell’innovazione.” La sua dichiarazione si riferisce in particolare ai dazi imposti dagli Stati Uniti, che potrebbero avere un impatto devastante sull’economia europea.

Situazione attuale di Menarini

Tuttavia, la situazione attuale non sembra influenzare la multinazionale farmaceutica con sede a Firenze, poiché, come ha spiegato Aleotti, Menarini possiede un piccolo stabilimento di produzione diagnostica negli Stati Uniti, con accordi per la produzione in loco. Questo significa che i dazi non colpiscono direttamente l’azienda.

Dati di chiusura 2024

Nel corso dell’incontro, sono stati presentati i risultati finanziari del 2024, che evidenziano un fatturato record di 4,603 miliardi di euro. Menarini impiega circa 17.800 persone in 140 paesi. La produzione ha raggiunto un totale di 609 milioni di confezioni. Aleotti ha sottolineato che la crescita dell’azienda è principalmente a livello internazionale, con l’Italia che avanza a un ritmo inferiore rispetto al resto del mondo. “La nostra proiezione internazionale è ciò che consente all’azienda di migliorare e reinvestire,” ha aggiunto Aleotti. I risultati mostrano un incremento del 5,2%, nonostante la scadenza di brevetti significativi che hanno comportato una riduzione del fatturato di circa 300 milioni di euro.

Analisi del mercato europeo e asiatico

Analizzando le performance nei vari mercati, Aleotti ha evidenziato che la Spagna e le aree dell’Est Europa, in particolare la Polonia, stanno registrando risultati positivi. D’altra parte, la Cina non ha soddisfatto le aspettative iniziali. Elcin Barker Ergun, CEO del gruppo, ha sottolineato l’importanza del segmento oncologico, che ha generato 530 milioni di euro, in crescita rispetto ai 315 milioni dell’anno precedente. Anche il settore dei primary e secondary care ha mostrato una forte dinamicità, avvicinandosi ai 4 miliardi di euro.

Innovazione e futuro del settore

Barker Ergun ha evidenziato il ruolo cruciale dell’intelligenza artificiale nel mantenere la competitività nel settore farmaceutico. “È fondamentale adattarsi a questa nuova realtà,” ha affermato. La CEO ha anche previsto un “Rinascimento” per il settore, sottolineando la necessità di un approccio innovativo per affrontare le sfide future. Con il mercato in continua evoluzione, Menarini si prepara a sfruttare le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica per garantire la propria crescita e sostenibilità nel panorama globale.

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Luca Lincinori