Myrta Merlino ha condiviso con il pubblico di Pomeriggio Cinque un grande dolore per la scomparsa di una persona speciale.
Il giornalismo deve sempre fare i conti con una realtà difficile, poco rosea. La maggior parte delle notizie infatti sono funeste e suscitano a volte paura, rabbia e dolore. Myrta Merlino giornalista di grande esperienza lo sa bene, come sa che a volte la notizia può essere strettamente correlata al mondo a cui appartiene.
La conduttrice di Pomeriggio Cinque entra nelle case degli italiani tutti i giorni raccontando i fatti che caratterizzano la realtà italiana. Purtroppo tra questi ci sono quelli della cronaca nera, i lutti, ma per fortuna anche quelli più leggeri, come la cronaca rosa e il gossip.
Nella recente puntata il volto ormai noto di Canale 5 ( come si sa la giornalista campana è al timone del contenitore quotidiano di Canale 5 da due stagioni consecutive) ha fatto fatica a trattenere le lacrime per un annuncio triste che la riguarda particolarmente: “Voglio salutare un uomo che è stato un riferimento per molti, e per me è anche un pezzo di famiglia…Sto parlando di Furio Colombo che ci ha lasciato stamattina all’età di 94 anni…”
L’ultimo saluto al grande giornalista
Il mondo del giornalismo ha detto addio a Furio Colombo. Myrta Merlino visibilmente commossa ha parlato della scomparsa del famoso giornalista: una figura di spicco del mondo intellettuale italiano morto il 14 gennaio 2025. Nel dare la notizia della sua dipartita Merlino lo ha definito “un pezzo di famiglia” e un punto di riferimento sia personale che professionale.
La dichiarazione della conduttrice ha subito fatto breccia nei cuori dei telespettatori. Myrta ha omaggiato la carriera di Colombo e lo ha descritto come un “intellettuale raffinatissimo”, “giornalista eccellente” e parlamentare per tre mandati. Merlino inoltre ha ricordato il lato privato del collega, elogiandone la dolcezza nei rapporti familiari con la moglie Alice e la figlia Daria, nonché la sincerità nel difendere i suoi valori anche di fronte alle polemiche.
E’ stato un momento di grande emozione, soprattutto quando la giornalista ha sottolineato la ricchezza delle sue conversazioni: “Riusciva ad allargare gli orizzonti…Ogni volta si usciva dopo una conversazione con lui con un punto di domanda nuovo…L’aggettivo che mi viene in mente pensando a Furio è quello di appassionato…”. La giornalista infine ricorda la passione civile, intellettuale e culturale di Colombo, che considera la sua più grande eredità e conclude con un saluto semplice ma sentito: “Ciao Furio e grazie.”