Lutto
Roberto Poli, noto per il suo ruolo di presidente dell’Eni, si è spento ieri all’età di 86 anni, lasciando un segno indelebile nel panorama delle grandi imprese italiane. Originario di Pistoia, Poli ha dedicato la sua carriera a una serie di posizioni di rilievo, contribuendo in modo significativo alla stabilità dell’economia nazionale, soprattutto in momenti di crisi. La sua affermazione che «le grandi aziende hanno la funzione di stabilizzatori del sistema economico nazionale e internazionale» rifletteva la sua visione strategica del ruolo delle imprese nel contesto economico. La carriera di Poli è iniziata negli anni ’80, quando è diventato presidente di Rizzoli-Corriere della Sera, segnando l’inizio di un percorso che lo avrebbe portato a ricoprire ruoli di grande responsabilità.
Nel corso della sua vita professionale, Poli si è distinto come uno dei principali protagonisti delle privatizzazioni e delle ristrutturazioni aziendali in Italia. Ha collaborato con importanti istituzioni come l’Iri e la Fondazione Cariplo, e il suo nome è legato a grandi casi editoriali, tra cui quello di Arnoldo Mondadori. Durante il governo di Silvio Berlusconi, Poli è stato nominato presidente dell’Eni, carica che ha mantenuto fino al 2011, e con i suoi nove anni di servizio ha eguagliato la durata del fondatore Enrico Mattei. Anche dopo la sua presidenza, Poli ha continuato a influenzare il settore energetico come consigliere della Fondazione Mattei e membro del consiglio di amministrazione di Maire Tecnimont.