L’economia circolare guadagna importanza, ma necessita di un sistema efficace

Ieri, 11 settembre 2025, si è svolta a Città Studi una giornata interamente dedicata all’economia circolare, organizzata in collaborazione con l’Università di Torino e l’associazione Cubito. Durante il convegno, il presidente di Città Studi, Ermanno Rondi, ha evidenziato come, nel corso degli anni, si sia prestata meno attenzione alle implicazioni sociali ed economiche legate alla sostenibilità. Collegato da Roma, il ministro dell’ambiente, Gilberto Pichetto, ha dichiarato che l’Italia si trova in una posizione di avanguardia in questo ambito, sottolineando l’importanza di trovare un equilibrio tra le diverse legislazioni dei 27 Paesi membri dell’Unione Europea, con un obiettivo fissato per il 2050. La vicepresidente dell’Uib, Elena Maggioli, ha aggiunto che è necessario creare un sistema virtuoso, nonostante le differenze nelle autorizzazioni per il riciclo tra le varie regioni e Stati.

Le tavole rotonde: un approfondimento sull’economia circolare

La prima tavola rotonda, moderata da Laura Boccardo, vice direttrice del Dipartimento di management dell’Università di Torino, ha visto l’intervento del docente di diritto della digital economy, Luca Boggio. Boggio ha messo in evidenza come i processi normativi spesso non riescano a tenere il passo con la rapidità dello sviluppo digitale, suggerendo l’importanza di strumenti pratici come contratti tra imprese e consorzi, piuttosto che nuove normative. La ricercatrice Simona Fiandrino ha sottolineato che la sostenibilità aziendale implica l’integrazione di aspetti ambientali, sociali e di governance all’interno delle organizzazioni. Mario Rovetti, docente dell’ateneo torinese, ha condiviso una storia per illustrare i rischi legati a frodi fiscali nel settore del riciclo, mentre Natalino Zanin, responsabile tecnico del Cosrab, ha presentato i contributi di 1,3 milioni di euro destinati ai Comuni per ridurre le tariffe sui rifiuti.

Esperienze aziendali nel settore della sostenibilità

La seconda tavola rotonda, condotta da Silvia Berra, responsabile della sicurezza ambientale dell’Uib, ha coinvolto rappresentanti delle imprese per discutere le loro esperienze in ambito di economia circolare. Sergio Barberis Canonico ha illustrato gli investimenti della Pratrivero, un’azienda produttrice di tessuto non tessuto, in un impianto fotovoltaico e nella creazione di brevetti, cercando sinergie con altre realtà. Stefano Benini di A2A Ambiente ha parlato delle opportunità e delle sfide legate al polo tecnologico di Cavaglià, dove sono previsti investimenti per migliorare la qualità dei materiali riciclabili. Eugenia Cantignano della Seab, società biellese per la raccolta rifiuti, ha rivelato che, a fronte di 150 chili di plastica utilizzata annualmente da ogni cittadino, solo 20 chili vengono recuperati, sottolineando la necessità di fornire informazioni chiare sulla normativa. Matteo Cerreia Vioglio ha descritto il lavoro di Bottega Verde per sviluppare un packaging conforme alle normative cosmetiche, coinvolgendo anche i fornitori. Infine, Stefano Lorenzon di CCH Circular PET, parte del gruppo Coca Cola, e Fabio Vineis di Lauretana, hanno condiviso i progressi nella produzione di bottiglie realizzate con plastica riciclata. Nell’ex stabilimento Coca Cola di Gaglianico, si prevede di produrre 700 milioni di pezzi utilizzando 22 mila tonnellate di plastica riciclata, mentre a Graglia le bottiglie per l’acqua sono completamente riciclabili e il loro peso è stato ridotto del 30%, passando da 34 a 25 grammi grazie alle nuove tecnologie.

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Ludovica Loringa