L’economia circolare al centro dell’edizione 2025 di M’illumino di meno

Anche nel 2025, il Politecnico di Torino ha partecipato attivamente all’iniziativa “M’illumino di meno”, un progetto di sensibilizzazione lanciato dalla trasmissione Caterpillar di Rai Radio2 nel 2005, volto a promuovere la cultura della sostenibilità ambientale e il risparmio energetico. Dal 16 al 21 febbraio, il focus è stato indirizzato sulla moda, con particolare attenzione all’impatto ambientale del fast fashion e alle azioni intraprese per contrastarlo.

Le iniziative di sensibilizzazione

Il Politecnico ha deciso di affrontare la tematica del riuso e della valorizzazione degli abiti, organizzando, in collaborazione con CinemAmbiente, la proiezione del documentario “Stracci”. Questo film offre uno sguardo approfondito sul modello di economia circolare adottato da alcune fabbriche della Città di Prato, dove il riciclo degli “stracci” diventa una fonte di nuova materia prima. Questa pratica, inizialmente sviluppata per motivi economici, è oggi vista sotto la luce delle sfide ambientali attuali legate al fast fashion. A Prato, la figura del “cenciaiolo” ha assunto un’importanza fondamentale: questi professionisti utilizzano abilità manuali e tecniche per riconoscere e selezionare tessuti di seconda mano, determinando il modo migliore per riciclarli. I materiali, dopo un processo di selezione e lavorazione meccanica, vengono trasformati in filati e nuovi tessuti, indistinguibili da quelli nuovi. L’analisi della situazione attuale rivela che la produzione di abbigliamento continua a crescere, mentre l’uso di questi capi diminuisce, portando a una crescente quantità di rifiuti, spesso esportati in Africa. Questo fenomeno crea una nuova forma di colonialismo, con molte nazioni africane costrette a gestire enormi quantità di scarti senza avere il controllo sulle decisioni riguardanti il loro smaltimento.

Un dibattito costruttivo

La proiezione del documentario ha stimolato un vivace dibattito tra i partecipanti, evidenziando l’importanza di una maggiore consapevolezza riguardo al tema. Molti hanno sollevato questioni sulla necessità di guidare i consumatori nella distinzione tra abiti riciclati e riciclabili, oltre a interrogarsi sulla possibilità di estendere il modello virtuoso di Prato a livello globale. È emersa anche l’urgenza di controllare l’impulso all’acquisto di nuovi prodotti, promuovendo invece il riuso e la valorizzazione di ciò che già possediamo. La discussione è stata aperta dalla Vicerettrice per Campus Sostenibile e Living Lab, Patrizia Lombardi, e moderata da Debora Fino, coordinatrice dell’ambito risorse del Green Team e Direttrice del Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia-DISAT. Hanno partecipato al dibattito anche Lia Furxhi, Direttrice di CinemAmbiente, e il regista del documentario Tommaso Santi.

Il messaggio di impegno del Politecnico

Patrizia Lombardi ha sottolineato l’importanza di iniziative come M’illumino di Meno nel sensibilizzare la comunità riguardo all’impatto delle scelte quotidiane. Ha affermato che l’economia circolare è fondamentale per un futuro sostenibile e che promuovere la consapevolezza in questo ambito è una responsabilità collettiva. La proiezione di “Stracci” ha offerto spunti significativi per riflettere sulla necessità di ridurre gli sprechi e valorizzare il riuso, dimostrando come esempi virtuosi come quello di Prato possano ispirare un cambiamento concreto e diffuso.

A chiusura della giornata, il Politecnico ha illuminato la facciata della sua sede centrale in Corso Duca degli Abruzzi con il logo di M’illumino di meno, un gesto simbolico che rappresenta l’impegno comune nella riduzione dell’impatto ambientale e nella tutela del pianeta.

Published by
Ludovica Loringa