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Negli Stati Uniti, la spesa del 10% più ricco della popolazione ha un impatto significativo sull’economia, contribuendo a quasi un terzo del prodotto interno lordo. Questo fenomeno è emerso in seguito all’aumento del valore delle case e del mercato azionario, che ha caratterizzato gli ultimi anni. Un articolo pubblicato dal Wall Street Journal mette in luce come la disparità di spesa tra le diverse fasce di reddito stia influenzando l’andamento economico del paese.
La situazione attuale mostra che molti americani stanno cercando di risparmiare a causa dell’inflazione persistente e dei prezzi elevati. Al contrario, le famiglie più abbienti continuano a spendere senza restrizioni. Il 10% delle famiglie con un reddito annuale di circa 250.000 dollari o più ha incrementato la propria spesa in vari ambiti, dalle vacanze agli articoli di lusso, grazie ai cospicui guadagni derivanti da investimenti in azioni e immobili. Secondo un’analisi di Moody’s Analytics, questa fascia di consumatori rappresenta attualmente il 49,7% della spesa totale, un dato record che non si registrava dal 1989, quando circa il 36% della spesa era attribuibile a questo gruppo.
La spesa dei benestanti in aumento
Le famiglie benestanti hanno visto un incremento della loro spesa che supera di gran lunga l’inflazione. Mentre l’80% dei lavoratori con i redditi più bassi ha aumentato la propria spesa del 25% rispetto a quattro anni fa, il 10% più ricco ha registrato un incremento del 58%. Un eventuale crollo del mercato azionario o una diminuzione del valore delle case potrebbe influenzare negativamente la fiducia di questi consumatori, con possibili ripercussioni significative sull’intera economia. Attualmente, la fiducia dei consumatori sta iniziando a calare, anche tra il terzo più ricco della popolazione, parzialmente a causa delle incertezze legate alle politiche tariffarie.
Il ruolo di case e azioni
Il potere d’acquisto degli americani più facoltosi, come evidenziato da Mark Zandi, è in parte dovuto all’aumento del valore degli immobili e delle azioni. Questo fenomeno ha contribuito ad ampliare il divario tra chi possiede beni e chi non ne ha. Vivek Trivedi, un investitore immobiliare di 38 anni che vive a Indianapolis, ha approfittato della pandemia per risparmiare e ha successivamente investito in tre proprietà. Grazie a un mutuo a basso interesse, la sua situazione finanziaria è stabile, con un reddito familiare che supera i 350.000 dollari all’anno, un incremento del 45% rispetto ai livelli pre-pandemia.
L’impatto dell’inflazione
Durante la pandemia, gli americani hanno accumulato risparmi record a causa delle restrizioni e degli aiuti governativi. Tuttavia, con l’arrivo dell’inflazione, molti hanno dovuto attingere a questi risparmi per affrontare le spese quotidiane, come le bollette in aumento.
La crescita dei ricchi
Il 10% dei lavoratori con i redditi più elevati ha mantenuto gran parte dei propri risparmi, vedendo un incremento significativo del proprio patrimonio netto. Dati della Federal Reserve indicano che il patrimonio netto del 20% più ricco è aumentato di oltre 35 trilioni di dollari, un incremento del 45% dalla fine del 2019. Al contrario, l’80% più basso ha visto un aumento di 14 trilioni di dollari, ma in proporzione molto minore.
Tom Shoaf, un pilota collaudatore di 61 anni residente ad Alamogordo, nel New Mexico, ha osservato un incremento del 40% del suo patrimonio netto. Con un reddito familiare di circa 500.000 dollari all’anno, Shoaf e sua moglie stanno investendo in un futuro più sicuro, risparmiando per l’acquisto di una nuova casa al momento della pensione.
Il boom dei viaggi di lusso
Recentemente, l’amministratore delegato di Delta Air Lines, Ed Bastian, ha annunciato un forte interesse per i viaggi di lusso, con un incremento dell’8% nelle vendite di biglietti premium. Allo stesso modo, Royal Caribbean ha registrato un periodo di prenotazioni record, lanciando nuove crociere fluviali europee per una clientela di fascia alta. Questo divario tra le aziende che si rivolgono ai clienti benestanti e quelle che servono fasce di reddito più basse è sempre più marcato.
Le preoccupazioni sui dazi
Barbara Pierce, 57 anni, gestisce un gruppo di investitori e ha notato come l’aumento dei prezzi dei generi alimentari stia colpendo anche le famiglie benestanti. Lei e suo marito, con un reddito annuale di circa 300.000 dollari, hanno recentemente speso 35.000 dollari per un safari in Africa. Con la consapevolezza delle possibili future tasse, Pierce sta pianificando di sostituire la sua auto di dieci anni.