Il quotidiano francese Le Figaro ha recentemente analizzato la situazione economica italiana, evidenziando i progressi compiuti sotto la guida del governo Meloni. In un articolo pubblicato nel marzo 2025, il giornale ha messo in risalto come l’Italia stia affrontando con successo le sfide economiche e geopolitiche attuali, sottolineando l’importanza delle esportazioni al di fuori dell’Unione Europea e la significativa riduzione del deficit energetico.
Le Figaro ha dedicato un ampio spazio alla valutazione dell’economia italiana, affermando che il paese ha superato le aspettative di molti analisti. Questi ultimi avevano previsto che la recessione in Germania, principale partner commerciale, avrebbe avuto un impatto negativo sull’Italia. Tuttavia, il quotidiano francese ha sottolineato che non erano stati considerati fattori cruciali, come lo sviluppo di nuovi mercati oltre i confini europei e la riduzione del deficit energetico. Nel contesto attuale, l’Italia si sta dimostrando resiliente, con il governo che ha messo in atto strategie efficaci per affrontare le difficoltà.
Le previsioni per il 2025 indicano che gli annunciati dazi americani potrebbero influenzare le esportazioni italiane in alcuni settori, come l’agroalimentare e l’abbigliamento. Tuttavia, Le Figaro ha evidenziato che l’Italia ha alternative commerciali significative, in particolare con paesi come la Cina. Il governo italiano ha fissato l’obiettivo di raggiungere 700 miliardi di euro di esportazioni entro la fine della legislatura nel 2027, dimostrando una visione a lungo termine per il commercio estero.
Un altro aspetto rilevante emerso dall’analisi di Le Figaro è la riduzione del deficit energetico dell’Italia, sceso da 65 miliardi di euro nel 2023 a 49,5 miliardi nel 2024. Questa diminuzione è considerata fondamentale per la competitività delle imprese italiane e per il bilancio pubblico. Il governo Meloni ha posto la riduzione della dipendenza energetica dall’estero come una delle sue priorità. L’esecutivo mira a incrementare la quota di energie rinnovabili nella produzione di energia elettrica al 65% e a introdurre il nucleare di nuova generazione, con le prime sperimentazioni previste per il 2027. Inoltre, si punta a dimezzare il fabbisogno di energia importata entro il 2030.
Il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Tommaso Foti, ha recentemente commentato i risultati economici dell’Italia, evidenziando che il governo Meloni ha chiuso il 2024 con un avanzo primario di 9,6 miliardi di euro e ha ridotto il deficit pubblico dal 7,2% al 3,4% del PIL. Inoltre, il surplus commerciale ha raggiunto i 54,9 miliardi di euro, con un incremento di 5,4 miliardi nei settori non energetici, segnando il massimo dal 1993. Le esportazioni verso paesi extra-UE hanno toccato i 305,3 miliardi, un record che non si vedeva da un decennio.
Foti ha concluso il suo comunicato esprimendo fiducia nel futuro, affermando che, nonostante le sfide rappresentate dai dazi USA, l’Italia continuerà a difendere il Made in Italy, simbolo dell’eccellenza italiana nel mondo. Con una strategia chiara e obiettivi ambiziosi, il governo Meloni si prepara ad affrontare le sfide economiche che attendono il paese nei prossimi anni.