Bruxelles – Gli Stati Uniti, sotto la guida di Donald Trump, stanno generando preoccupazioni crescenti in Europa, in particolare riguardo alle loro strategie in ambito criptovalute. Le recenti iniziative per creare riserve strategiche e l’intenzione di sviluppare una moneta virtuale legata al dollaro stanno sollevando interrogativi significativi. Questi sviluppi potrebbero incentivare un commercio elettronico dominato dal cripto-dollaro, un tema che sarà al centro della riunione dell’Eurogruppo prevista per lunedì 10 marzo 2025. Durante questo incontro, si discuterà dell’impatto di queste manovre sul mercato e delle sfide che la moneta unica europea deve affrontare.
La nuova amministrazione statunitense ha adottato una posizione decisamente favorevole alle criptovalute, una scelta che potrebbe rivelarsi problematica per l’eurozona e per l’euro stesso, come confermato da fonti europee autorevoli. A gennaio 2025, Trump ha firmato un ordine esecutivo mirato a garantire la leadership degli Stati Uniti nel settore degli asset digitali, con l’intento di consolidare il ruolo globale del dollaro attraverso la promozione di monete stabili legate al dollaro. Questa strategia è considerata cruciale per il panorama dei pagamenti, con potenziali ripercussioni significative per l’Europa.
Di fronte a questa situazione, le autorità europee sono consapevoli della necessità di proteggere la stabilità e la sovranità della propria valuta. A Bruxelles e in altre capitali europee, si teme che l’espansione delle criptovalute possa compromettere la credibilità dell’euro come mezzo di pagamento, riducendo la sua influenza sui mercati e relegandolo a un ruolo marginale in un contesto in cui i pagamenti online stanno diventando la norma quotidiana.
Il comportamento della nuova amministrazione di Washington suscita ulteriori interrogativi. Le fonti europee riconoscono che l’attuale governo statunitense è disposto a utilizzare ogni strumento di influenza nei negoziati internazionali per promuovere i propri interessi. In particolare, l’adozione di valute digitali per le transazioni commerciali, comprese le principali piattaforme di e-commerce, rappresenta una preoccupazione concreta.
L’Eurogruppo fungerà da piattaforma per la Commissione Europea e la Banca Centrale Europea per analizzare la situazione attuale, esaminare gli sviluppi del mercato delle criptovalute e valutare come le manovre americane possano influenzare l’Europa e la sua moneta unica. È evidente che l’Unione Europea sta accumulando ritardi nello sviluppo del proprio euro digitale: per raggiungere questo obiettivo, erano necessari almeno due anni a partire dal 2021, ma al momento non esiste ancora uno strumento europeo in tal senso. L’approccio di Trump potrebbe fornire la spinta necessaria per evitare che l’Europa venga superata nel mercato globale delle valute virtuali.