
MILANO – La guerra commerciale avviata da Donald Trump continua a generare preoccupazioni tra gli investitori, mentre si avvicina il 2 aprile 2025, data in cui Washington è attesa a rivelare nuove misure tariffarie. Secondo le ultime notizie, il presidente Trump non applicherà dazi specifici su settori chiave come automobili, farmaci e chip, limitando le sue azioni a circa il 15% dei paesi con persistenti squilibri commerciali nei confronti degli Stati Uniti. Questi paesi, definiti “dirty 15” dal Segretario al Tesoro Scott Bessent, includono nazioni del G-20 come Australia, Brasile, Canada, Cina, Unione Europea, India, Giappone, Corea del Sud, Messico e Russia. La situazione è stata riportata dal Wall Street Journal, il quale ha messo in evidenza che le nazioni interessate saranno simili a quelle menzionate in una nota del rappresentante commerciale degli Stati Uniti pubblicata nel Federal Register il mese scorso.
Mercati in attesa degli indici Pmi
Oggi, i mercati finanziari sono in attesa dei dati sugli indici Pmi delle principali economie, che gli investitori seguiranno con attenzione. Un focus particolare sarà rivolto al settore manifatturiero dell’area euro, che, sebbene si trovi ancora in una fase di contrazione, sta mostrando segnali di graduale recupero. Gli indici Pmi sono indicatori chiave per valutare la salute economica e le aspettative future, e la loro pubblicazione potrebbe influenzare le decisioni di investimento e le strategie di mercato.
Andamento dei mercati asiatici
Le Borse asiatiche hanno chiuso la giornata di oggi in modo contrastato, con gli investitori alla ricerca di indizi sulla prossima ondata di dazi prevista per il 2 aprile. I mercati stanno monitorando attentamente gli effetti della guerra commerciale e i negoziati in corso per la pace tra Ucraina e Russia. A Tokyo, l’indice ha registrato una flessione dello -0,18%, mentre il cambio dello yen si è mantenuto stabile rispetto al dollaro a 149,50 e all’euro a 162,10. In controtendenza, Hong Kong ha visto un incremento dello +0,27%, mentre Seul ha chiuso con un modesto guadagno dello +0,1%. A Mumbai, l’indice Nifty 50 ha guadagnato un +1,2%, azzerando le perdite dall’inizio dell’anno. La situazione è mista anche in Cina, dove Shanghai è salita dello +0,2%, mentre Shenzhen ha visto un calo dello -0,7%.
Prezzi del petrolio stabili
In merito alle materie prime, il prezzo del petrolio si è mantenuto stabile sui mercati internazionali. Il Wti americano, con scadenza a maggio, ha registrato un leggero aumento dello +0,04%, raggiungendo 68,31 dollari al barile. Al contempo, il contratto sul Brent, sempre per il mese di maggio, ha mostrato una flessione dello -0,03%, attestandosi a 72,14 dollari al barile. Queste variazioni riflettono le dinamiche del mercato globale e le incertezze legate alla geopolitica e alle politiche commerciali.
Il contesto attuale rimane complesso e i mercati si preparano a una settimana cruciale, in attesa di sviluppi che potrebbero influenzare significativamente le strategie di investimento e le aspettative economiche globali.