Lavoro: una donna su cinque subisce svantaggi dopo la maternità

Il 8 marzo 2025, durante l’evento intitolato “Donne, lavoro, futuro”, Daniela Fumarola, segretaria generale della Cisl, ha affrontato la questione della discriminazione che le donne subiscono nel mondo del lavoro dopo la nascita di un figlio. La Fumarola ha messo in evidenza la problematica della child penalty, sottolineando come un quinto delle donne sia costretto a lasciare il proprio impiego proprio nel momento in cui dovrebbero vivere un’esperienza positiva e significativa. Questo fenomeno, secondo la sindacalista, non ha corrispettivi per gli uomini, evidenziando una discriminazione inaccettabile.

La questione della conciliazione

Fumarola ha dichiarato che l’organizzazione del lavoro rimane storicamente modellata sulle esigenze maschili, creando un contesto in cui le donne faticano a conciliare le responsabilità lavorative con quelle familiari. Ha affermato che è ancora troppo diffuso l’idea che dietro ogni uomo lavoratore ci sia una donna che si occupa delle faccende domestiche e dei compiti di cura. La segretaria ha insistito sulla necessità di migliorare la conciliazione tra vita lavorativa e familiare, sottolineando che investire sulla parità di genere rappresenta un’opportunità per stimolare la crescita economica.

Proposte per il futuro

In un contesto di sfide economiche e sociali, Fumarola ha proposto che si creino le condizioni affinché le donne possano entrare nel mercato del lavoro, rimanere attive e competere su un piano di parità con i loro colleghi maschi. Ha sottolineato l’importanza di affrontare la questione delle pensioni femminili, affermando che, una volta riaperto il tavolo di confronto, questo tema sarà prioritario. La segretaria ha chiarito che la parità non si ottiene semplicemente tramite leggi, ma richiede un impegno costante nella costruzione di condizioni favorevoli.

Rivedere i tempi e le modalità di lavoro

Fumarola ha anche evidenziato la necessità di rivedere i tempi e le modalità di lavoro, proponendo di garantire a lavoratrici e lavoratori una maggiore libertà nella gestione delle proprie attività. Ha suggerito di incentivare congedi parentali equamente distribuiti, promuovere il lavoro agile e sviluppare un welfare sociale negoziato. Secondo la segretaria, la chiave per affrontare queste sfide risiede nella partecipazione attiva e nel rafforzamento della contrattazione collettiva aziendale, elementi fondamentali per costruire un futuro più equo e inclusivo per tutti.

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Luca Lincinori