
Yolanda Díaz, vicepremier della Spagna e ministra dell’Economia, ha presentato a Torino, il 21 marzo 2025, una serie di proposte per affrontare le disuguaglianze sociali e promuovere una crescita economica sostenibile. L’occasione è stata l’evento sull’automotive organizzato dal gruppo parlamentare The Left, in collaborazione con il Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana. Díaz ha sottolineato l’importanza di misure come il salario minimo e la riduzione delle ore di lavoro, definendo queste azioni come fondamentali per il benessere delle famiglie e per la dignità delle lavoratrici.
In Spagna, ha spiegato Díaz, sono state implementate 52 riforme del lavoro, tutte caratterizzate da un orientamento che ha portato a una diminuzione dei diritti per i lavoratori. Tuttavia, l’attuale governo ha intrapreso una direzione opposta, introducendo politiche pubbliche che hanno contribuito a una crescita del Pil del 3,2%. Con un salario minimo fissato a 1.184 euro al mese, le nuove misure mirano a sostenere le famiglie, in particolare quelle guidate da donne, che rappresentano il gruppo più vulnerabile della società. Díaz ha affermato che aumentare il salario minimo non solo non distrugge posti di lavoro, ma è uno strumento essenziale per combattere la povertà, che in Spagna è scesa al 13,4%, e per ridurre il divario retributivo di genere, ora al 22%.
Innovazioni nel mondo del lavoro
Díaz ha poi parlato di una normativa innovativa che regola anche il lavoro domestico, proponendo una riduzione dell’orario di lavoro da 40 a 37 ore settimanali. Secondo la vicepremier, questa misura non è solo un cambiamento economico, ma rappresenta un passo verso una democrazia più radicale. Riducendo le ore di lavoro mantenendo inalterata la retribuzione, si democratizza la produttività, che dal 1990 ha visto un incremento del 53%, mentre i salari sono aumentati solo del 22%. Questa proposta, ha sottolineato, ha anche una dimensione femminista, poiché le donne spesso si trovano a dover conciliare lavoro e responsabilità domestiche. Inoltre, ha evidenziato l’aspetto ecologico della misura, che contribuirebbe a una diminuzione delle emissioni di CO2, affrontando così anche i problemi di salute mentale, che sono diventati una vera e propria pandemia.
Critiche al riarmo europeo
Infine, Yolanda Díaz ha espresso forti critiche nei confronti del piano di riarmo europeo, un tema già sollevato dai leader politici Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni. Ha descritto la strategia di riarmo come un piano antistorico, che contrasta con i valori di unità e pace espressi da figure come Spinelli. Con una spesa di 370 miliardi di euro nella difesa, superiore a quella della Russia, l’Europa rischia di generare ulteriori conflitti anziché affrontare le vere problematiche sociali come precarietà, povertà e disoccupazione. Díaz ha concluso affermando che un’Europa più sociale, femminista e ambientalista è necessaria per contrastare l’avanzata dell’estrema destra, sottolineando l’importanza di una visione inclusiva e progressista per il futuro del continente.