La Trumpnomics spiegata in sintesi da Seminerio: analisi e prospettive

Quando si analizza la politica economica di Donald Trump, emerge una certa imprevedibilità, un aspetto che ha caratterizzato la sua intera carriera politica. Nel 2025, l’economia statunitense si trova ad affrontare sfide significative, tra cui un elevato debito e deficit, che richiedono attenzione e interventi concreti. L’analisi di Mario Seminerio mette in luce come gli obiettivi economici di Trump possano sembrare chiari, ma il loro raggiungimento è spesso ostacolato dalla realtà.

Il calo della borsa americana e il rischio di recessione

L’andamento del mercato azionario statunitense ha recentemente mostrato segnali di un forte calo, suscitando preoccupazioni riguardo a una possibile recessione. Tuttavia, è importante notare che il mercato azionario non sempre riflette fedelmente l’economia reale. A volte, può apparire come un riflesso distorto della situazione economica, mentre altre volte riesce a influenzare le dinamiche economiche in modo significativo. Questo concetto, noto come riflessività, è stato reso popolare da George Soros e gioca un ruolo cruciale nel comprendere le attuali fluttuazioni di mercato.

Un mercato azionario con multipli storicamente elevati, come quello americano, può attraversare fasi di correzione senza compromettere il suo trend di fondo. Tuttavia, la situazione attuale è complicata dalla retorica di Trump e del suo team, che affermano di voler cambiare il paradigma produttivo americano. Questa transizione implica inevitabilmente tensioni e incertezze, che potrebbero portare a una correzione più profonda del mercato, con conseguenze negative per gli investitori e i risparmiatori.

Le politiche di dazi e le loro implicazioni

Un aspetto controverso della politica economica di Trump è l’uso dei dazi. Questi sono stati presentati come strumenti sia di entrata permanente sia di negoziazione. Tuttavia, l’obiettivo principale sembra essere quello di ridurre la dipendenza delle aziende americane dalle importazioni, in particolare dall’Europa, per ricostruire una solida base manifatturiera nazionale. Tuttavia, la continua incertezza riguardo ai dazi sta creando un clima di stagnazione negli investimenti aziendali. Le aziende, incapaci di pianificare le loro strategie a lungo termine, potrebbero decidere di fermare gli investimenti, con un impatto negativo sull’economia nel suo complesso.

La paura di un “stop improvviso” all’economia potrebbe portare a ribassi significativi nei mercati azionari, generando un effetto ricchezza negativo. Quando i valori delle azioni e degli immobili diminuiscono, i consumatori tendono a ridurre la loro spesa per beni voluttuari, influenzando ulteriormente l’economia.

Le fluttuazioni del dollaro e le aspettative future

Nel contesto attuale, il dollaro ha raggiunto nuovamente i livelli di valore che aveva al momento dell’elezione di Trump. Inizialmente, l’apprezzamento del dollaro era stato alimentato dalle aspettative di crescita legate alle politiche di Trump e al protezionismo. Tuttavia, recenti sviluppi, come l’annuncio da parte della Germania di un programma di indebitamento volto a modernizzare le infrastrutture, hanno cambiato le prospettive economiche in Europa, influenzando negativamente il valore del dollaro.

Si è discusso di un possibile “Accordo di Mar-a-Lago”, in cui i partner commerciali degli Stati Uniti potrebbero spingere per una svalutazione del dollaro. Tuttavia, il contesto economico attuale è molto diverso rispetto al 1985, quando fu siglato l’Accordo del Plaza. La situazione attuale presenta sfide uniche e complesse, e le minacce di sanzioni da parte di Trump verso chiunque abbandoni il dollaro nelle transazioni internazionali complicano ulteriormente il panorama.

Inflazione e rischi di stagflazione

Le politiche di dazi hanno il potenziale di aumentare i prezzi e ridurre le quantità disponibili sul mercato. Alcuni esperti, come il Segretario al Tesoro Scott Bessent, sostengono che l’inflazione generata dai dazi sia temporanea. Tuttavia, se le aspettative degli agenti economici si orientano verso un aumento dell’inflazione, questo fenomeno potrebbe diventare una realtà concreta. La combinazione di dazi e aspettative inflazionistiche potrebbe portare a un rischio di stagflazione, un fenomeno economico da evitare.

Queste dinamiche rendono la situazione economica degli Stati Uniti particolarmente delicata. La politica economica di Trump, pur cercando di affrontare le sfide attuali, deve fare i conti con una realtà complessa e interconnessa, dove le decisioni prese oggi possono avere ripercussioni significative nel futuro.

Published by
Luca Lincinori