
La situazione economica in Siria, nel 2025, si presenta complessa e in continua evoluzione. Da settant’anni, i principali attori economici del paese hanno dovuto adattarsi a un contesto politico in costante cambiamento, che ha visto il passaggio dalla nazionalizzazione del regime baatista al capitalismo consociativo della dinastia al-Asad. Con l’esplosione della guerra civile, avvenuta nel 2011, le reti economiche tradizionali sono state profondamente scosse, sostituendo le élite economiche stataliste con figure come mercenari e trafficanti.
La Siria al crocevia del cambiamento
Con la caduta del regime di Baššār al-Asad, la Siria si trova ora a un crocevia decisivo. Le domande che emergono sono cruciali: il periodo post-bellico porterà a una rottura con il passato, oppure il sistema di potere economico preesistente si ricostituirà sotto una nuova leadership? Le risposte a queste domande potrebbero avere ripercussioni significative sul futuro economico del paese.
Le nuove dinamiche economiche
Le tradizionali élite economiche, che sono state emarginate durante il conflitto, cercano ora di riacquisire il loro peso politico ed economico. Dall’altra parte, i nuovi attori economici, molti dei quali si trovano a Idlib e sono legati a Hay‘at Taḥrīr al-Šām (Hts, Comitato di liberazione del Levante), hanno visto un aumento del loro potere e della loro influenza. Questi cambiamenti rappresentano non solo una sfida per il ripristino dell’ordine economico, ma anche un’opportunità per ridefinire le dinamiche di potere all’interno della Siria.
Tensioni e opportunità per il futuro
La posta in gioco è alta e le tensioni tra le vecchie e le nuove élite potrebbero generare ulteriori conflitti. La capacità di queste diverse fazioni di interagire e collaborare sarà determinante per il futuro economico della Siria e per la stabilità della regione. In questo scenario, sarà fondamentale monitorare le evoluzioni politiche ed economiche, per comprendere se il paese sarà in grado di costruire un nuovo modello di sviluppo o se ricadrà nelle vecchie logiche di potere.