Sondrio, 2025 – Le sfide per i produttori di vino della Valtellina si stanno intensificando. Oltre alle consuete difficoltà legate al clima, alle precipitazioni, ai parassiti e alle malattie della vite, i viticoltori devono ora affrontare l’incertezza derivante da potenziali dazi imposti dagli Stati Uniti. Questi potrebbero arrivare fino al 200% del prezzo della bottiglia, se l’Europa non deciderà di rimuovere l’accisa del 50% sul whisky. Un’eventualità che potrebbe compromettere fino al 10% dell’export di vino dalla Valtellina, una percentuale significativa, ma comunque contenuta rispetto ai danni che potrebbero subire altre regioni vitivinicole italiane, per le quali gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato di riferimento.
Alcune delle regioni più colpite dai potenziali dazi includono il Trentino-Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia, che esportano negli Stati Uniti il 48% della loro produzione di vini bianchi Dop. Anche i vini rossi toscani e piemontesi si trovano in una posizione delicata, con percentuali di export rispettivamente del 40% e 31%. Il Prosecco Dop, un simbolo dell’export italiano, vede il 27% della sua produzione destinata agli Stati Uniti, per un valore complessivo di 491 milioni di euro. La Federvini ha espresso preoccupazione per l’escalation tariffaria, sottolineando che i danni potrebbero essere significativi e duraturi, impattando filiere produttive e centinaia di migliaia di lavoratori sia negli Stati Uniti che in Europa.
L’export italiano di vino verso gli Stati Uniti raggiunge quasi 2 miliardi di euro, rappresentando circa un terzo del valore della produzione nazionale, che nel 2023 ha toccato i 7,8 miliardi di euro. In Lombardia, oltre 20.000 ettari sono dedicati alla viticoltura, con il 89% della produzione destinata a vini di qualità. Le province di Sondrio, Pavia e Brescia sono le più attive in questo settore, con circa 3.000 aziende vitivinicole operanti nella regione. La Coldiretti ha riportato che nel 2023 le bottiglie lombarde hanno raggiunto un nuovo record storico, con un valore dell’export superiore a 327 milioni di euro, segnando un incremento del 3,1% rispetto all’anno precedente. La Lombardia si posiziona all’ottavo posto in Italia per valore economico generato dal vino, coinvolgendo 3.649 operatori nel settore.
I vini Nebbiolo prodotti in Valtellina sono tra le bottiglie che hanno visto una crescita significativa nei consumi in Italia. Questa tendenza ha contribuito a far riconoscere la Valtellina come la “Miglior area vitivinicola” d’Italia per le Guide de L’Espresso 2025. Questo riconoscimento non si basa solo sulla qualità dei vini, ma anche sul fascino del territorio e dei suoi terrazzamenti, che fungono da attrattori per un turismo di alta qualità. La Valtellina, con la sua tradizione vitivinicola e le sfide attuali, si prepara ad affrontare un futuro incerto, ma ricco di potenzialità e opportunità.