
Il recente studio condotto da Open for Business mette in luce le potenziali conseguenze economiche dell’approvazione della Legge per la protezione della famiglia in Kenya, una misura che potrebbe costare al paese tra i 2,7 e i 7,8 miliardi di dollari all’anno. Questa analisi, realizzata da una coalizione di trentasei organizzazioni globali, evidenzia come la discriminazione contro la comunità LGBTQ+ possa avere ripercussioni economiche dirette e indirette.
Il family protection bill e le sue implicazioni
Il Family Protection Bill, attualmente in attesa di approvazione dal 2023, prevede pene detentive fino a 50 anni per chi intrattiene relazioni omosessuali. Questa proposta legislativa rappresenta un grave rischio per la comunità LGBTQ+ in Kenya, poiché non solo criminalizza le loro esistenze, ma crea anche un clima di paura e insicurezza. Le conseguenze economiche di tale legge potrebbero essere devastanti. Secondo le proiezioni, il Kenya rischia di perdere finanziamenti cruciali da istituzioni internazionali come la Banca Mondiale, oltre a subire una diminuzione degli aiuti esteri e un impatto negativo sul settore turistico.
In aggiunta, si prevede che un numero significativo di individui appartenenti alla comunità LGBTQ+ possa scegliere di lasciare il paese, privando così il Kenya di talenti preziosi e risorse umane. Open for Business ha puntualizzato che la discriminazione nei confronti delle persone LGBTQ+ ha già un costo elevato per i paesi africani, con stime che parlano di perdite di almeno 5 miliardi di dollari all’anno nell’Africa orientale. Anche senza l’approvazione di questa legge, il Kenya sta già affrontando perdite economiche comprese tra 360 milioni e 1,5 miliardi di dollari all’anno a causa della discriminazione in corso.
Le esperienze di Uganda, Tanzania e Ghana
L’Uganda rappresenta un caso emblematico di come leggi severe contro l’omosessualità possano danneggiare l’economia. Nel 2023, il paese ha approvato una delle legislazioni anti-omosessualità più severe al mondo. A seguito di questa adozione, la Banca Mondiale ha deciso di congelare i prestiti, causando perdite stimate tra 586 milioni e 2,4 miliardi di dollari all’anno. La Tanzania, anch’essa con leggi simili, sta affrontando perdite significative, che variano tra 247 milioni e 1,1 miliardi di dollari all’anno, mentre il Rwanda, che adotta un approccio meno discriminatorio, registra perdite economiche molto inferiori, tra 12 e 45 milioni di dollari all’anno.
In Ghana, la situazione è stata influenzata dalla minaccia di sospensione dei finanziamenti da parte della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale. Questa pressione ha spinto l’ex presidente Nana Akufo-Addo a non ratificare una legge anti-LGBTQ+ già approvata dal parlamento nel 2024. Tuttavia, la proposta è stata reintrodotta in parlamento il 25 febbraio 2025 da dieci membri dell’Assemblea Nazionale, segnalando che il dibattito su queste tematiche è tutt’altro che chiuso.
L’analisi di Open for Business evidenzia quindi l’urgenza di considerare le implicazioni economiche delle leggi discriminatorie e la necessità di un approccio più inclusivo per favorire la crescita e lo sviluppo sostenibile in Kenya e in altri paesi africani.