Lunedì 3 marzo 2025, l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) ha pubblicato i dati relativi all’andamento dell’economia italiana per l’anno 2024, rivelando un incremento del prodotto interno lordo (Pil) dello 0,7%. Questo risultato, che si allinea con la crescita registrata nel 2023, è stato motivato da un contributo positivo della domanda nazionale, al netto delle scorte, e da un incremento della domanda estera netta. Tuttavia, una leggera contrazione è stata osservata nella variazione delle scorte, che ha avuto un impatto negativo di -0,1%.
Nel 2024, l’andamento della produzione in Italia ha mostrato segnali di ripresa, con un valore aggiunto in crescita nei settori chiave. L’agricoltura ha registrato un incremento significativo del 2%, mentre i servizi hanno visto un aumento dello 0,6%. Anche il comparto industriale ha contribuito alla crescita, seppur in misura minore, con un incremento dello 0,2%. Questi dati sono stati diffusi dall’Istat, che ha sottolineato come la crescita dell’attività produttiva sia stata accompagnata da un aumento dell’occupazione e dei redditi.
Un altro aspetto importante emerso dal report è il miglioramento del rapporto tra indebitamento delle Amministrazioni pubbliche e Pil, che si è attestato a -3,4%, rispetto al -7,2% del 2023. Il saldo primario ha mostrato una progressione positiva, passando da -3,6% a +0,4%. Tuttavia, la pressione fiscale ha subito un incremento, raggiungendo il 42,6%, rispetto al 41,4% dell’anno precedente, con un aumento della spesa per interessi pari al 9,5%.
Il Pil ai prezzi di mercato per il 2024 è stato calcolato in 2.192.182 milioni di euro correnti, con un incremento del 2,9% rispetto all’anno precedente. Sebbene il dato sia positivo, è inferiore alla stima governativa di crescita del 1% prevista nel Piano strutturale di bilancio. Il debito pubblico ha raggiunto il 135,3% del Pil, in aumento rispetto al 134,6% del 2023, ma al di sotto delle previsioni governative che indicavano un valore del 135,8%.
Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze, ha commentato i dati dell’Istat, esprimendo soddisfazione per la condizione delle finanze pubbliche, considerata migliore del previsto. Giorgetti ha dichiarato che l’avanzo primario certificato dall’Istat rappresenta un motivo di orgoglio e un segnale di crescita economica. Tuttavia, ha anche avvertito che la sfida per il futuro sarà quella di continuare a promuovere la crescita in un contesto economico europeo complesso.
Il governo italiano, attraverso le sue previsioni, ha indicato un valore del deficit-Pil pari a -3,8%, segnalando un impegno a mantenere la sostenibilità delle finanze pubbliche. Nonostante i segnali di crescita, il ministro ha esortato a non abbassare la guardia, evidenziando la necessità di affrontare le sfide economiche che riguardano non solo l’Italia, ma l’intera Europa.
La situazione economica attuale, con la pressione fiscale in aumento e il debito pubblico che continua a gravare, richiederà misure strategiche per garantire stabilità e sviluppo. La risposta alle sfide future sarà cruciale per il governo e per il benessere economico del paese.