Carlo Messina, attuale CEO di Intesa Sanpaolo, ha guidato l’istituto bancario dal settembre 2013. Sotto la sua direzione, la banca ha attraversato una fase di profonda ristrutturazione e rafforzamento, riuscendo a emergere con successo dalla crisi pandemica. Oggi, nel 2025, Intesa Sanpaolo si propone come un attore chiave nel sostenere la ripresa economica, con un particolare focus sulle piccole e medie imprese, fondamentali per l’economia italiana.
Nel 2024, Intesa Sanpaolo ha erogato 70 miliardi di euro in nuovi finanziamenti a medio-lungo termine, di cui ben 43 miliardi sono stati destinati all’Italia. Questa iniziativa ha visto 38 miliardi di euro indirizzati a famiglie e piccole e medie imprese, contribuendo a riportare in bonis 3.100 aziende italiane che versavano in difficoltà. Questo intervento ha salvaguardato circa 15.500 posti di lavoro nel solo 2024 e un totale di 720.000 dal 2014. I risultati economici parlano chiaro: l’istituto ha registrato il suo miglior utile netto di sempre, pari a 8,7 miliardi di euro.
La Divisione Banca dei Territori ha giocato un ruolo cruciale nel supporto alle piccole e medie imprese, con oltre 110 miliardi di euro di finanziamenti erogati dal 2020 al 2024. Durante la pandemia, questo ha rappresentato una boccata d’ossigeno per il settore, permettendo alle aziende di rafforzare le loro riserve di liquidità, che hanno visto una crescita di oltre 16 miliardi di euro. Intesa Sanpaolo ha anche ampliato la propria offerta, fornendo mutui e prestiti con un’attenzione crescente alle esigenze di sostenibilità.
Intesa Sanpaolo ha supportato oltre 45.000 imprese nel loro percorso di internazionalizzazione, erogando circa 4 miliardi di euro in finanziamenti. Questa iniziativa è stata realizzata in collaborazione con enti come Sace, Simest e Ice, sottolineando l’importanza dell’export per le PMI italiane. Inoltre, la banca ha investito oltre 800 milioni di euro nel mercato delle start-up e delle PMI innovative, dimostrando un impegno costante verso l’innovazione.
Un altro aspetto fondamentale dell’operato di Intesa Sanpaolo è la transizione green. La banca ha erogato oltre 10 miliardi di euro in finanziamenti per progetti legati alla sostenibilità. Nell’ambito di un accordo con Confindustria, che prevede investimenti complessivi di 200 miliardi di euro, è stato enfatizzato l’uso efficiente delle risorse, con un focus su rinnovabili, idroelettrico e idrogeno. Questo accordo, che rafforza una collaborazione iniziata nel 2009, ha visto Intesa Sanpaolo contribuire con 450 miliardi di euro in crediti al sistema produttivo italiano in quindici anni, consolidando il rapporto tra banca e impresa e accompagnando le PMI anche nei momenti più critici.
Questa strategia di sostegno ha avuto un impatto significativo, non solo sul rilancio degli investimenti in ricerca e sviluppo, ma anche sulla valorizzazione delle filiere industriali, dimostrando l’impegno di Intesa Sanpaolo nel contribuire attivamente alla crescita dell’economia reale italiana.