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Il 19 febbraio 2025, Fabio Panetta, governatore di Banca d’Italia, ha lanciato un allarme riguardo alla situazione economica italiana durante un incontro con l’esecutivo dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi). Nonostante l’inflazione si stia stabilizzando attorno al 2%, il panorama economico non mostra segnali di ripresa. In particolare, il settore automobilistico si trova in una fase critica, mentre emergono preoccupazioni anche sul mercato del lavoro.
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<p>Panetta ha sottolineato che "il quadro di debolezza dell'economia europea è più persistente delle attese". Le aspettative di una ripresa trainata dai consumi non si sono realizzate, lasciando il settore industriale, in particolare quello dell'auto, in una situazione difficile. Secondo il governatore, il settore automobilistico sta affrontando "problematiche sia congiunturali che strutturali", che contribuiscono a una stagnazione nonostante l'inflazione in calo.</p>
Inflazione e rischi emergenti
Fabio Panetta ha dichiarato che l’inflazione si sta dirigendo verso il 2%, un livello che la Banca Centrale Europea considera indicativo di stabilità dei prezzi. Tuttavia, ha avvertito che “sono emersi nuovi rischi legati all’energia”. I prezzi di petrolio e gas hanno mostrato una certa volatilità dall’inizio dell’anno, e la situazione richiede attenzione nella politica monetaria. Il governatore ha evidenziato che il principale timore è la stagnazione economica, con una dinamica del credito che rimane debole. Mentre c’è una lieve crescita per le famiglie, le imprese continuano a registrare un calo della domanda.
Le indagini condotte tra le aziende italiane ed europee confermano questa tendenza. Negli anni precedenti, la BCE aveva stimolato l’offerta di credito con operazioni di rifinanziamento, ma ora si rileva la necessità di assorbire eventuali eccessi. Gli investimenti sono in calo e la redditività delle imprese è alta, portando a un saldo finanziario pressoché nullo.
Il settore automobilistico in difficoltÃ
Panetta ha evidenziato che “il comparto dell’auto presenta un problema strutturale” che va oltre l’entrata massiccia di produttori cinesi nel mercato. Le nuove immatricolazioni sono inferiori rispetto agli anni passati, nonostante l’aumento della concorrenza estera. La domanda rimane bassa, suggerendo che non si tratta di una mera carenza di offerta. Anche con l’ingresso di nuovi attori sul mercato che offrono prezzi competitivi, il settore non riesce a risollevarsi. Questo è in parte dovuto all’incertezza riguardo all’obsolescenza dei motori a benzina. Sebbene il mercato del lavoro rimanga relativamente forte, ci sono segnali di indebolimento, come la diminuzione dei contratti a tempo determinato.
Le politiche statunitensi e le loro implicazioni
Le politiche dell’amministrazione statunitense, sotto la guida di Donald Trump, potrebbero influenzare il contesto europeo. Panetta ha osservato che “gli Stati Uniti si stanno preparando a una deregolamentazione, mentre l’Europa continua a seguire un approccio normativo”. Questa divergenza di strategie richiede una riflessione approfondita. Tuttavia, il governatore ha avvertito che non è saggio inseguire le politiche americane, poiché una corsa al ribasso potrebbe compromettere i progressi ottenuti dopo la crisi finanziaria. Ha esortato le istituzioni europee a semplificare le normative e a evitare eccessi, per garantire un ambiente economico più favorevole.