
Questo buono fruttifero ti paga anno per anno senza mettere a rischio il tuo capitale (popmag.it)
Per ottenere un 10% di ritorno dai buoni fruttiferi postali, il Buono Rinnova Prima è l’opzione più rapida, con scadenza a 4 anni.
Emesso in forma dematerializzata, offre un rendimento lordo annuo del 2,50% e garantisce il capitale investito. Nel mondo degli investimenti, la ricerca di un rendimento adeguato e sicuro è una delle priorità per molti risparmiatori.
Tra le varie opzioni disponibili, i buoni fruttiferi postali (BFP) si distinguono per la loro sicurezza e per il trattamento fiscale favorevole. Ma come si può ottenere un rendimento del 10% lordo complessivo? Scopriamo insieme quale prodotto rappresenta la soluzione migliore e quali sono le condizioni da considerare.
I vantaggi dei buoni fruttiferi postali
I buoni fruttiferi postali sono strumenti di investimento emessi da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), una controllata del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Questa garanzia statale sul capitale investito rende i BFP un’opzione molto interessante per i risparmiatori italiani. A differenza di altri strumenti finanziari, i BFP non presentano spese di gestione e godono di un regime fiscale agevolato con un’aliquota del 12,5% sugli interessi. Tuttavia, è fondamentale avere chiaro che i rendimenti, pur essendo vantaggiosi, non possono essere stratosferici, data la natura di investimento a basso rischio.
Per raggiungere un obiettivo di guadagno del 10% lordo, è necessario un approccio strategico. Il Buono Rinnova Prima è il prodotto più adatto a tale scopo, consentendo di ottenere questo rendimento nel giro di quattro anni.

La durata di quattro anni è cruciale per la validità dell’investimento, poiché consente agli interessi di maturare e di essere capitalizzati. In altre parole, il capitale cresce non solo grazie al contributo iniziale, ma anche agli interessi che si accumulano nel tempo. Ecco le caratteristiche principali:
- Forma dematerializzata: disponibile solo in forma dematerializzata.
- Importo minimo: l’importo minimo è di 50 euro, con possibilità di sottoscrizione in multipli.
- Condizioni di prenotazione: la prenotazione del buono deve avvenire presso un ufficio postale, e si deve già possedere un altro BFP dematerializzato in scadenza nei 30 giorni successivi alla prenotazione.
Analizzando le condizioni economiche, il rendimento effettivo annuo lordo è del 2,50%, con un rendimento netto del 2,20%. Questo significa che al termine dei quattro anni, il montante finale del buono Rinnova Prima sarà pari al 10,38% lordo complessivo. È un ritorno interessante, soprattutto se si considera che gli investimenti a basso rischio raramente offrono rendimenti così competitivi.
Altre opzioni di buoni fruttiferi postali
È opportuno considerare anche altre opzioni di buoni fruttiferi postali. Ad esempio, esistono buoni ordinari che possono garantire rendimenti superiori al 10%, ma per periodi di tempo più lunghi, generalmente oltre i quattro anni. Inoltre, è disponibile anche un buono dedicato ai minori che offre rendimenti tra il 10,83% e l’11,29% lordo, ma è riservato esclusivamente ai minorenni e non consente cointestazioni con maggiorenni.
Il rendimento di un investimento in BFP dipende da vari fattori, tra cui il tempo di maturazione, le spese fiscali e di gestione, e il rischio associato all’operazione. Questo significa che, mentre i buoni fruttiferi postali offrono una sicurezza senza pari, i rendimenti sono proporzionali al livello di rischio che si è disposti a tollerare.
In sintesi, il Buono Rinnova Prima rappresenta un’interessante opportunità per chi desidera ottenere un rendimento del 10% lordo complessivo in un periodo ragionevole di quattro anni, con la sicurezza garantita dallo Stato. La scelta di investire in questo strumento deve essere ponderata con attenzione, considerando non solo i rendimenti ma anche le condizioni contrattuali e le proprie esigenze di liquidità e rischio.