Due tra i più noti economisti del Venezuela hanno espresso preoccupazione riguardo alle prospettive economiche del paese per il 2025. La nazione sudamericana sta affrontando una crisi politica e istituzionale che ha amplificato le difficoltà già esistenti, come evidenziato dall’economista José Manuel Puente, docente presso l’Ie University, l’Università di Salamanca e l’Università di Oxford. Durante un forum online tenutosi giovedì scorso, organizzato dalla società Analitica.com, Puente ha sottolineato che il Venezuela sta ancora subendo le conseguenze della seconda iperinflazione più lunga al mondo. Tra il 2014 e il 2020, il prodotto interno lordo (Pil) del paese ha subito una contrazione del 73%, la più grave registrata da qualsiasi nazione dopo la Seconda guerra mondiale.
L’economista ha rivelato che l’inflazione annualizzata attualmente si attesta al 117%, con un tasso di inflazione mensile di febbraio che ha raggiunto il 12,8%. Questo tasso, secondo Puente, è equivalente a quello di dieci anni in un paese europeo. Una delle cause principali di questa situazione è la forte svalutazione della moneta locale, con il prezzo del dollaro che è raddoppiato in soli tre mesi. Puente ha anche messo in evidenza che le riserve internazionali reali del Venezuela ammontano a circa 5 miliardi di dollari, una cifra insufficiente per mantenere un tasso di cambio stabile. In confronto, il Cile dispone di 44 miliardi e il Perù di 85 miliardi di dollari nelle proprie riserve.
Un’altra voce autorevole, Pedro Palma, economista della società Ecoanalítica ed ex presidente dell’Accademia delle Scienze economiche, ha previsto che le entrate in valuta estera del Venezuela potrebbero diminuire tra i 3,1 e i 4,2 miliardi di dollari a causa della prossima scadenza della licenza a Chevron. Questa situazione potrebbe aggravare ulteriormente le difficoltà economiche del paese, già segnato da una crisi profonda e duratura. La combinazione di inflazione elevata, svalutazione della moneta e riduzione delle entrate in valuta estera rappresenta una sfida significativa per il futuro economico del Venezuela nel 2025.