STEVE MARTLAND
L’epiteto piu’ comune applicato a Steve Martland (a lui come alla sua musica) e’ “controverso”, per il suo dichiarato obiettivo di rompere le tradizionali classificazioni musicali attraverso una musica energica e vitale: “music of the street”. Nato a Liverpool nel 1959, Martland ha studiato alla Liverpool University e, successivamente, con quello che lui stesso definisce “il grande compositore olandese Louis Andriessen”. Immediatezza e liberta’ creativa sono state le lezioni di Andriessen che maggiormente hanno influenzato la scrittura musicale Martland, come testimonia il film diretto alcuni anni fa dal compositore inglese sul proprio Maestro e trasmesso dalla BBC 2. E l’apertura creativa di Martland e’ ravvisabile nelle collaborazioni con altri musicisti: dall’orchestra jazz Loose Tubes alla rock band Test Department, dall’orchestra studentesca olandese ASKO al proprio gruppo, la Steve Martland Band, formata da giovani musicisti e studenti nel 1989 durante l’Huddersfield Festival of Contemporary Music. Le sue opere riflettono l’estrema varieta’ dei suoi interessi: alla grande influenza esercitata dalle forme di musica popolare (ad esempio, il quartetto d’archi Patrol trae origine dalle canzoni folk scozzesi), fa riscontro il fatto che la maggior parte della sua musica ha una strutturazione essenzialmente ritmica, ma utilizza anche tecniche tratte dalla musica medievale come il canone e l’hochetus o forme classiche (Crossing the Border e’ una risposta alla ciaccona in Re Minore di Bach). Insieme a Graham Fitkin e’ certo il piu’ interessante compositore inglese della nuova generazione. L’etichetta Catalyst/BMG ha da poco messo sotto contratto Martland, pubblicandoThe Factory Maters, la ristampa di parte del materiale uscito qualche anno fa per la Factory (e ormai introvabile dato che la Factory e’ fallita) e Patrol.