Il 1° marzo 2025, l’attenzione si concentra sui possibili effetti negativi derivanti dai nuovi dazi annunciati dagli Stati Uniti, i quali prevedono una tassa del 25% sui prodotti europei in partenza verso il mercato americano a partire dal 2 aprile. Questo provvedimento potrebbe avere ripercussioni significative sull’economia di Modena, un territorio che ha trovato negli Stati Uniti un partner commerciale di primo piano.
L’importanza degli Stati Uniti per l’economia modenese è evidente nei dati: gli USA sono il principale mercato di esportazione per i prodotti locali, con acquisti che hanno raggiunto i 2,4 miliardi di euro tra gennaio e settembre 2024, segnando un incremento del 7,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Solo la Germania e la Francia seguono, rispettivamente con 1,6 miliardi e 1,25 miliardi di euro.
Secondo le analisi condotte dall’Ufficio Studi della CNA di Modena, i settori più vulnerabili a queste nuove imposizioni sono l’automotive, la meccanica, la ceramica e l’agroalimentare. Per quanto riguarda l’industria automobilistica, marchi di lusso come Ferrari potrebbero subire un impatto minore, nonostante il recente calo del 7% del titolo del Cavallino. Tuttavia, l’aumento dei prezzi per prodotti più comuni come piastrelle, macchinari e specialità alimentari come il parmigiano, l’aceto balsamico e il lambrusco, molto apprezzati negli Stati Uniti, potrebbe rivelarsi devastante.
La quota di export verso gli Stati Uniti rappresenta il 17,3% del totale per Modena, superando di gran lunga le medie nazionali e regionali, che si attestano rispettivamente all’8,5% e al 12,7%. L’Italia occupa l’undicesimo posto tra i paesi esportatori verso gli Stati Uniti, con un volume totale di circa 70 miliardi di dollari, di cui quasi il 5% proviene dai prodotti modenesi. A livello regionale, Modena si distingue come il principale esportatore dell’Emilia-Romagna verso gli Stati Uniti, contribuendo per circa il 32% dell’export regionale.
Nel 2023, sono state 5.788 le aziende italiane a vendere i propri prodotti negli Stati Uniti, con una crescita del 17% negli ultimi cinque anni. Per Modena, si stima che circa 700 aziende siano direttamente coinvolte nell’export verso il mercato americano, senza contare l’indotto che queste attività generano.
Secondo la CNA di Modena, è fondamentale affrontare rapidamente le dinamiche create dalle politiche statunitensi, sia a livello europeo che nazionale e locale. È necessario cercare nuove alleanze strategiche, in particolare con altri paesi che subiscono gli effetti delle politiche americane. Gli effetti di queste politiche si stanno già manifestando anche negli Stati Uniti, con le azioni di aziende come Tesla che hanno visto un calo del 33% dal ritorno di Trump, e indicatori economici come le richieste di sussidi di disoccupazione e l’indice di fiducia dei consumatori che mostrano segnali di crisi.