Gli impatti previsti del piano di Merz sull’economia della Germania

Il recente riarmo della Germania e il piano economico del nuovo governo stanno suscitando un acceso dibattito tra esperti e analisti. Steven Bell, Chief Economist Emea di Columbia Threadneedle Investments, ha esaminato le implicazioni di queste scelte per l’economia tedesca e per i mercati europei. Con il 2025 che segna un cambiamento significativo nella politica economica e di difesa della Germania, è importante comprendere le dinamiche in gioco.

Il cambiamento nel panorama economico tedesco

Negli ultimi giorni, la Germania ha assistito a un cambiamento radicale nella sua politica economica, storicamente conservatrice. Il nuovo Cancelliere ha sfruttato il Parlamento uscente per modificare il freno al debito, un limite costituzionale che ha caratterizzato la gestione finanziaria del Paese. Questo approccio potrebbe portare a un sostanziale incremento della spesa pubblica, con un focus particolare su investimenti in infrastrutture e difesa. Sebbene l’accordo non sia ancora definitivo e ci siano ostacoli da affrontare, è probabile che venga approvato, con cifre che potrebbero avere un impatto significativo sull’economia nazionale.

Nel contesto europeo, il Consiglio Europeo ha presentato un piano di prestiti da 150 miliardi di euro, mentre la Commissione Europea sta considerando un allentamento delle regole sui deficit eccessivi. Questa situazione è particolarmente rilevante per paesi come l’Italia e la Francia, già sotto pressione da parte dei mercati finanziari a causa dei loro disavanzi. Tali manovre finanziarie potrebbero influenzare non solo la Germania, ma anche l’intera area euro, che si trova a dover affrontare sfide economiche considerevoli.

Le implicazioni per il settore della difesa

Dopo l’annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014, la Germania ha incrementato le sue spese per la difesa, avvicinandosi all’obiettivo del 2% del Pil stabilito dalla NATO. Tuttavia, gran parte di questo budget per acquisti è destinato a fornitori esteri, in particolare gli Stati Uniti. Con la crescente necessità di autonomia strategica, l’Europa sta cercando di investire maggiormente nella produzione interna di armamenti. Questo rappresenta una sfida, poiché attualmente il settore della difesa europeo non riesce a soddisfare le proprie esigenze, mancando di capacità nella produzione di droni e missili anti-droni.

La Germania, tuttavia, possiede competenze ingegneristiche e tecnologiche che potrebbero posizionarla come leader nell’industria della difesa a livello mondiale. Investendo in ricerca e sviluppo, il Paese potrebbe non solo migliorare la propria sicurezza, ma anche stimolare la crescita economica attraverso la creazione di posti di lavoro e innovazione.

Prospettive economiche e reazioni del mercato

Le conseguenze di un aumento della spesa pubblica per infrastrutture e difesa potrebbero non manifestarsi immediatamente nel Pil tedesco. La Germania affronta attualmente sfide strutturali significative, tra cui la fine delle forniture di gas russo a basso costo e la crisi dell’industria automobilistica, aggravata da una domanda debole proveniente dalla Cina. In questo contesto, i consumatori tedeschi hanno aumentato i risparmi e ridotto le spese, ma l’attesa di un’iniezione fiscale potrebbe riportare la fiducia e stimolare la spesa.

Il pacchetto proposto dal nuovo Cancelliere include misure per ridurre le bollette energetiche e migliorare la flessibilità del mercato del lavoro. Questi provvedimenti potrebbero trasformare le prospettive economiche tedesche da stagnazione a crescita costante. Inoltre, si prevede un calo dei prezzi dell’energia nel medio termine, grazie a un riequilibrio tra domanda e offerta di gas naturale.

Il mercato obbligazionario ha già risposto a queste dinamiche, con un aumento dei rendimenti dei bund tedeschi, che rimangono comunque inferiori a quelli del Regno Unito e degli Stati Uniti.

Le sfide future e l’impatto sui partner commerciali

La questione dei dazi rappresenta una preoccupazione per l’economia tedesca e per l’intera eurozona. L’effetto di eventuali misure punitive è ancora da determinare, ma un’economia dell’eurozona più forte potrebbe beneficiare i suoi principali partner commerciali, incluso il Regno Unito. Tuttavia, l’aumento dell’indebitamento si somma ai già elevati disavanzi dei paesi sviluppati, favorendo le azioni rispetto alle obbligazioni.

La Germania, con le sue scelte politiche ed economiche, si trova quindi in una fase cruciale, dove il futuro della sua economia e della sua posizione in Europa dipenderà dalla capacità di affrontare le sfide interne e di adattarsi a un contesto geopolitico in evoluzione.

Published by
Ludovica Loringa