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Il 28 febbraio 2025, durante una conferenza stampa a Roma, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha fornito un aggiornamento sulle previsioni economiche per il futuro prossimo. Con l’inflazione che continua a salire, soprattutto a causa dell’aumento dei costi energetici e alimentari, Giorgetti ha sottolineato che la vera sfida per il governo italiano è rappresentata dalla crescita economica. In questo contesto, il ministro ha dichiarato che i dati definitivi per il 2024 saranno disponibili tra una settimana, e che sarà necessario rivedere le proiezioni macroeconomiche per il 2025 e il 2026.
Durante l’incontro, Giorgetti ha messo in evidenza un aspetto cruciale: la situazione economica in Europa è incerta, con alcuni paesi che già affrontano una recessione. Ha affermato che una politica monetaria più accomodante da parte dell’Unione Europea potrebbe essere necessaria per affrontare le sfide economiche attuali. “La crescita in Europa e in Italia presenta un grosso punto interrogativo”, ha affermato il ministro, esprimendo preoccupazione per le conseguenze della situazione economica globale.
La questione dei dazi imposti dagli Stati Uniti ha complicato ulteriormente il panorama economico. Giorgetti ha commentato la strategia protezionistica dell’amministrazione Trump, suggerendo che una risposta bilaterale potrebbe essere una strada percorribile. Questa posizione ha suscitato preoccupazioni a Bruxelles, dove la Commissione Europea ha ripetutamente sottolineato l’importanza di una risposta unitaria da parte dei 27 Stati membri di fronte a eventuali dazi aggiuntivi sulle importazioni europee.
Strategia commerciale europea e approccio individuale
Rispondendo a domande riguardanti la strategia della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, Giorgetti ha riconosciuto l’importanza degli accordi commerciali in fase di negoziazione, come quelli con il Mercosur, Messico e India. Tuttavia, ha anche evidenziato che ogni paese dell’Unione Europea tende a muoversi autonomamente in alcune situazioni. “È un dato di fatto che ciascuno si muova anche per conto proprio”, ha dichiarato, sottolineando la necessità di un approccio flessibile e pragmatico.
Giorgetti ha fatto notare che l’Amministrazione americana ha un approccio che potrebbe richiedere una strategia differente da parte dei paesi europei. Questa osservazione evidenzia la complessità delle relazioni commerciali tra Europa e Stati Uniti, con la necessità di trovare un equilibrio tra cooperazione e autonomia.
Aumento della spesa per la difesa e crescita economica
Un altro tema affrontato dal ministro è stato l’aumento delle spese per la difesa, in risposta alle crescenti minacce alla sicurezza. Giorgetti ha espresso la sua preoccupazione riguardo all’impatto che un aumento del budget per la difesa potrebbe avere sul bilancio del Ministero dell’Economia. Tuttavia, ha anche evidenziato l’importanza di considerare le potenziali ricadute positive in termini di crescita economica.
“Quando discutiamo di un aumento delle spese per la difesa, vorrei vedere anche un’evidenza di quello che può derivarne in termini di crescita economica“, ha sostenuto. Il ministro ha richiamato l’attenzione sulla riconversione dell’industria automobilistica verso il settore della difesa, sottolineando come gli investimenti in questo ambito possano avere effetti positivi sull’economia. Questa visione integrata del bilancio e della crescita economica rappresenta un approccio strategico per affrontare le sfide attuali e future.