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Saipem7, il nuovo colosso europeo nato dalla fusione tra Saipem e la norvegese Subsea7, avrà la sua sede legale a Milano e verrà quotato sia in Piazza Affari che alla Borsa di Oslo. Con un organico di 45.000 dipendenti, tra cui 9.000 ingegneri, l’operazione ha ricevuto il forte sostegno degli azionisti di riferimento, Eni e Cdp Equity, i quali si sono impegnati a votare a favore della fusione. Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha definito questa iniziativa come un esempio di come il settore pubblico possa valorizzare operazioni industriali di grande portata.
Dettagli della fusione
La fusione tra Saipem e Subsea7 darà vita a Saipem7, un gruppo con ricavi previsti di 20 miliardi di euro e un portafoglio ordini di 43 miliardi. Il margine operativo lordo è stimato oltre i 2 miliardi. Il nuovo ente beneficerà di sinergie annuali di circa 300 milioni di euro, che si materializzeranno a partire dal terzo anno, a fronte di un costo di integrazione di circa 270 milioni. Gli attuali azionisti di Saipem e Subsea7 riceveranno una partecipazione paritaria nel nuovo gruppo, con il conferimento di 6.688 azioni Saipem per ogni titolo Subsea7 posseduto. Inoltre, prima del completamento dell’operazione, verrà distribuito un dividendo straordinario di 450 milioni di euro ai soci di Subsea7.
L’accordo prevede anche la stipula di un protocollo d’intesa tra Eni, Cdp Equity e Siem Industries, socio di Subsea7, che si impegna a supportare la fusione e a stabilire i termini di un patto parasociale che entrerà in vigore al momento del perfezionamento. La governance di Saipem7 sarà definita con il presidente designato da Siem Industries e l’amministratore delegato scelto dai soci italiani, mentre l’attuale CEO di Saipem, Alessandro Puliti, assumerà un ruolo di amministratore.
Le dichiarazioni di Eni e Cdp Equity
Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, ha commentato che la fusione porterà alla creazione di un leader globale nel settore dei servizi sottomarini e dell’engineering e construction offshore, migliorando il profilo competitivo dell’azienda senza impatti negativi sull’occupazione. Secondo Descalzi, l’operazione rappresenta un’opportunità per creare un’entità di grande valore industriale e tecnologico. Dario Scannapieco, amministratore delegato di Cdp Equity, ha sottolineato come il lavoro sinergico tra Eni e Cdp abbia portato al perfezionamento di questa operazione, valorizzando le partecipazioni e apportando benefici agli azionisti.
Le parole del Ministro dell’Economia
Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha espresso il suo parere sull’operazione, affermando che rappresenta un esempio di come le istituzioni pubbliche possano contribuire a valorizzare operazioni industriali di grande rilevanza. Giorgetti ha evidenziato che la fusione darà vita a un colosso mondiale nel settore dell’ingegneria energetica, mantenendo la sede a Milano, un fatto che sottolinea l’importanza dell’industria italiana nel contesto globale. La creazione di Saipem7 è vista come un passo significativo per il rafforzamento della posizione italiana nel mercato dell’energia e dei servizi associati.