
Nel 2025, l’Appennino centrale si prepara a una significativa svolta nell’ambito della ricostruzione post-sisma, grazie a un’iniziativa che promuove l’uso del legno nell’edilizia. L’Ordinanza emanata dal Commissario Straordinario Guido Castelli introduce un Bonus del 10% per la realizzazione di strutture portanti in legno, applicabile in caso di demolizione e ricostruzione di edifici privati gravemente danneggiati (stato di danno L4). Questa misura si inserisce in un contesto di circa ottomila chilometri quadrati colpiti dal sisma del 2016-2017, dove il legno rappresenta una risorsa fondamentale, sostenibile e antisismica. I dettagli dell’iniziativa sono stati presentati il 6 aprile 2025 presso la sede del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf) durante una conferenza stampa che ha visto la partecipazione di figure di spicco come il Ministro Francesco Lollobrigida, il Questore anziano della Camera Paolo Trancassini, e il Presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci.
Obiettivi dell’iniziativa
Il Commissario Castelli ha sottolineato che l’azione del Governo Meloni non si limita alla ricostruzione materiale, ma mira anche a riparare il tessuto economico e sociale dell’Appennino centrale. La valorizzazione del legno, risorsa predominante del territorio, è vista come un’opportunità per creare nuovi posti di lavoro e promuovere uno sviluppo sostenibile. Castelli ha dichiarato: “Valorizzando al meglio questa preziosa risorsa possiamo favorire la creazione di nuova occupazione e un controllo più efficace del territorio, rendendolo meno vulnerabile”. La strategia, articolata e complessa, è supportata dal Ministro Lollobrigida e da tutti i soggetti coinvolti, con l’obiettivo di incentivare la permanenza degli abitanti nelle loro terre.
Rilancio della filiera del legno
Il Questore Trancassini ha evidenziato l’importanza della ricostruzione economica e sociale, affermando che la nuova ordinanza rappresenta un passo fondamentale per rilanciare la filiera del legno, considerata una risorsa strategica per il territorio. La misura mira a sostenere l’occupazione e la tutela ambientale, contribuendo a combattere lo spopolamento delle aree interne. Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, ha annunciato una campagna di sensibilizzazione per promuovere l’uso del legno nella ricostruzione, evidenziando che il 70% del cratere è coperto da boschi, in gran parte sottoutilizzati. La filiera del legno non solo rafforza l’economia locale, ma contribuisce anche a ridurre le emissioni di CO2, rendendo la ricostruzione più efficiente dal punto di vista ambientale e antisismico.
Prossimi passi e appuntamenti sul territorio
La Fondazione Symbola e FederlegnoArredo organizzeranno una serie di eventi nei mesi di aprile e maggio 2025 per informare cittadini, tecnici e imprese sui vantaggi dell’uso del legno in edilizia. Gli incontri inizieranno il 12 aprile a San Ginesio (MC), seguiti da appuntamenti ad Amatrice il 15 aprile e a Camerino il 24 aprile. Maggio vedrà eventi a Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Norcia e Teramo. Questa iniziativa rappresenta un’opportunità per i proprietari di case e le pubbliche amministrazioni di comprendere come il legno possa essere una scelta vantaggiosa per la ricostruzione.
Il contesto del cratere sismico
Il cratere del sisma 2016-2017 comprende un’area di circa ottomila chilometri quadrati tra Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, inclusi 138 comuni. Per la ricostruzione pubblica e privata sono previsti investimenti di 28 miliardi di euro, con oltre 8.000 cantieri attivi per la ricostruzione privata. La gestione delle risorse forestali in quest’area è cruciale, poiché i boschi occupano circa 3.600 chilometri quadrati, con una significativa porzione di territorio abbandonata. La valorizzazione di queste risorse potrebbe attivare migliaia di posti di lavoro, contribuendo a un’economia locale più forte e resiliente.