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Un focus su Torino e sull’area metropolitana, con l’Europa che si profila all’orizzonte. Il piano metropolitano di Torino dedicato all’economia sociale sta prendendo forma e avvia una consultazione con il territorio, seguendo il modello delle consultazioni pubbliche promosse dalla Commissione Europea. Questa iniziativa è aperta a tutti, come dimostrano le azioni congiunte della Città Metropolitana e della Camera di Commercio di Torino, che hanno battezzato questa fase, la quarta di un percorso avviato in estate, con il titolo “Dì la tua”.
I primi passi del piano
Nel luglio 2024, la Camera di Commercio di Torino e la Città Metropolitana hanno siglato un accordo per la creazione di un Piano metropolitano per l’economia sociale. Al centro di questa iniziativa c’è Torino Social Impact, un ecosistema che riunisce oltre 360 attori pubblici e privati, sia profit che non profit, con l’obiettivo di potenziare il sistema locale e qualificarlo come uno dei migliori contesti al mondo per l’imprenditorialità e la finanza di impatto.
Il riferimento principale è la Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea agli Stati membri per lo sviluppo delle condizioni quadro dell’economia sociale, che riafferma un concetto già presente nel Piano di Azione per l’economia sociale: le decisioni locali possono giocare un ruolo cruciale per perseguire i principi del Pilastro europeo dei diritti sociali. La rete torinese si orienta verso le direttive europee e al gruppo di lavoro “Economia sociale” istituito nel maggio 2024 presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
La finalità è quella di diffondere un nuovo modello di crescita su tutto il territorio metropolitano e realizzare un piano economico con una forte identità sociale, riconoscendo l’importanza di coniugare obiettivi di sviluppo economico con quelli di coesione e inclusione sociale, in risposta alle sfide contemporanee.
La visione del piano
La redazione del piano, realizzata in collaborazione con Avventura Urbana, è iniziata nell’estate 2024 con una fase di analisi documentale, finalizzata a creare convergenze tematiche sui contenuti e sulla struttura del documento. Questa fase ha cercato di armonizzare i documenti strategici europei e locali. Successivamente, è stata condotta una serie di interviste agli stakeholder locali. L’evento “Verso il Piano metropolitano per l’economia sociale di Torino”, tenutosi il 5 dicembre 2024, ha segnato l’inizio della fase di coinvolgimento del territorio, con l’obiettivo di approfondire i contenuti del piano.
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La bozza del piano è ora disponibile sul sito di Torino Social Impact e presenta una visione ben definita. Il piano promuove un modello di sviluppo territoriale in cui la competitività economica e la prosperità sociale si intersecano. Per realizzare questa visione, sono state individuate tre direzioni principali.
Integrazione nella politica industriale. «Perché l’economia sociale possa realmente generare un cambiamento sistemico, è essenziale investire nello sviluppo di competenze avanzate, nella gestione dei processi organizzativi, nell’interazione con i mercati e nella strutturazione finanziaria delle imprese», si legge nel documento. Il piano prevede azioni specifiche per potenziare le capacità degli attori coinvolti, incentivando processi di innovazione aperta e la creazione di nuovi modelli di governance partecipativa.
Partnership multi-attore. Tra gli obiettivi c’è la costruzione di reti strategiche che facilitino la condivisione di conoscenze, risorse e buone pratiche, promuovendo modelli collaborativi che superino la tradizionale divisione tra pubblico e privato. «Il piano si presenta come una piattaforma multi-attore, radicata localmente ma con una visione nazionale ed europea, capace di armonizzare le iniziative territoriali all’interno di un contesto strategico più ampio».
Centralità dei giovani. I giovani sono al centro di questa iniziativa, con l’intento di farli diventare «i principali beneficiari del dividendo sociale generato dalle attività economiche e produttive. Il piano è concepito attorno all’idea che questo possa avvenire attraverso il loro protagonismo in un nuovo modello di economia sociale di mercato. Quest’ultima, per attrarre le nuove generazioni, deve abbracciare l’innovazione e la tecnologia. Il futuro dell’economia sociale dipende dalla capacità di attrarre nuove generazioni di imprenditori, innovatori e leader».
Una consultazione aperta per il territorio
Il processo ha raggiunto la quarta fase, che prevede una consultazione aperta al territorio per raccogliere contributi spontanei da parte dei soggetti che operano nella Città Metropolitana, che riterranno utile condividere le proprie esperienze e conoscenze con i promotori del piano.
Fino all’11 marzo 2025, è possibile inviare commenti e suggerimenti sulla bozza del piano metropolitano. Torino Social Impact invita a considerare la programmazione strategica, le risorse e i progetti in corso del proprio ente, segnalando eventuali azioni del piano a cui si può contribuire e in che modo.
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Tutti i commenti ricevuti saranno pubblicati con l’indicazione del nome, cognome e ente di appartenenza del proponente. A seguito della consultazione, il piano sarà approvato dagli organi competenti degli enti promotori, posizionando Torino tra i territori pionieri delle prime esperienze di politiche coordinate per l’economia sociale, affiancando città come Bologna, Barcellona e Amburgo.