
Recentemente, le previsioni elaborate dall’OCSE hanno delineato un quadro economico globale che si avvia verso una fase di crescita lenta, con i prezzi che continuano a rimanere elevati, superando i target stabiliti in diversi paesi. È fondamentale ricordare che queste proiezioni rappresentano solo una possibile evoluzione della realtà.
Un’economia in rallentamento
Attualmente, non ci troviamo ancora in una vera e propria stagflazione, ma i segnali sono preoccupanti e le somiglianze sono evidenti. L’eurozona sta registrando una crescita più moderata, mentre i prezzi sembrano avviarsi verso una normalizzazione. Al contrario, gli Stati Uniti mostrano una crescita contenuta, ma i costi continuano a rimanere sopra le aspettative.
Le previsioni dell’OCSE considerano anche il crescente rischio dei dazi, che si sta concretizzando per molti paesi e che avrà un impatto significativo sulla dinamica dei prezzi e sulla crescita globale. I dazi potrebbero rappresentare un freno agli scambi commerciali, che fino al 2024 sono stati uno dei principali motori della crescita mondiale.
Tensioni e indicatori economici
Quest’anno, l’OCSE avverte che dovremo affrontare l’aumento delle tensioni economiche, con indicatori che già mostrano un rallentamento della crescita nel primo trimestre. Si è registrata una certa debolezza nel settore dei servizi, mentre l’indice della manifattura ha mostrato segnali di ripresa in alcune aree.
Dal lato della domanda, si nota un calo della fiducia dei consumatori, accompagnato da una diminuzione dei consumi negli Stati Uniti nel mese di gennaio, nonostante i redditi siano in crescita. Questi dati, sebbene preliminari, suggeriscono un clima di incertezza che non promette nulla di buono per il futuro.
Prospettive future e precauzioni
È prematuro trarre conclusioni definitive da queste informazioni, ma il contesto attuale non è dei più favorevoli. Si percepisce una necessità di cautela, un invito a “mettere fieno in cascina”. Tuttavia, nel contesto economico, un approccio cauto può tradursi in una crescita limitata, il che non è sempre auspicabile, soprattutto in un periodo in cui i rischi stanno aumentando.
Maurizio Sgroi
giornalista socioeconomico
autore del libro “La storia della ricchezza”
coautore del libro “Il ritmo della libertà”