
E' tra le piante più velenose al mondo non devi nemmeno toccarla (popmag.it)
Senza ombra di dubbio, la natura sa essere tanto meravigliosa quanto pericolosa, e alcune piante ne sono la prova vivente.
Tra le numerose specie vegetali presenti sulla Terra, ce n’è una in particolare che detiene il primato di pianta più velenosa al mondo: il Ricinus communis, meglio conosciuto come pianta del ricino.
A prima vista potrebbe sembrare una comune pianta ornamentale, con le sue grandi foglie verdi e i suoi frutti rossi dalla forma curiosa. Eppure, dietro questa bellezza apparente si cela una minaccia letale.
E’ tra le piante più velenose al mondo
Il vero pericolo risiede nei suoi semi, che contengono una delle sostanze più tossiche conosciute dall’uomo: la ricina. Si tratta di una proteina altamente velenosa che, se ingerita o inalata in dosi sufficienti, può risultare fatale. Bastano pochissimi milligrammi per causare seri danni all’organismo e, in alcuni casi, persino la morte.
La ricina agisce in modo subdolo, attaccando le cellule e inibendo la sintesi proteica, il che porta rapidamente alla loro distruzione. I primi sintomi di avvelenamento includono nausea, vomito, diarrea e dolori addominali. Se la dose è elevata, possono comparire gravi danni agli organi interni, difficoltà respiratorie e convulsioni, fino al decesso. Quello che rende questa tossina ancora più insidiosa è che non esiste un antidoto specifico. L’unico trattamento possibile è sintomatico e basato sul supporto medico intensivo.

Ma come può una pianta così letale essere così diffusa? Il Ricinus communis è coltivato in tutto il mondo per la produzione dell’olio di ricino, noto per le sue proprietà lassative e impiegato anche nell’industria cosmetica e farmaceutica. Tuttavia, durante il processo di estrazione dell’olio, la ricina viene eliminata, rendendo il prodotto sicuro per l’uso umano.
Nel corso della storia, la ricina è stata tristemente protagonista di avvelenamenti celebri. Uno dei casi più noti è quello dell’assassinio del dissidente bulgaro Georgi Markov nel 1978, avvenuto a Londra. Markov fu colpito alla gamba con un ombrello modificato per iniettare una microscopica capsula contenente ricina. Morì pochi giorni dopo per insufficienza multiorgano, dimostrando quanto possa essere efficace e letale questa sostanza.
Nonostante la sua pericolosità, il ricino continua a crescere spontaneamente in molte regioni e a essere utilizzato per scopi industriali e medicinali. Per chiunque possieda questa pianta nel proprio giardino, è fondamentale evitare il contatto con i semi e, soprattutto, impedirne l’ingestione da parte di bambini o animali domestici.
Il mondo delle piante è affascinante e ricco di sorprese, ma non bisogna mai dimenticare che alcune specie nascondono insidie inaspettate. Il Ricinus communis ne è la prova lampante: una pianta bellissima, utile, ma anche incredibilmente pericolosa.