
ROMA – Mentre Wall Street mostrava segni di ripresa in seguito alla conferma della Federal Reserve riguardo al mantenimento dei tassi d’interesse, Donald Trump ha lanciato un messaggio che si colloca a metà strada tra un invito e una minaccia nei confronti della Banca centrale statunitense. Da giorni, gli investitori seguivano con apprensione l’andamento della Borsa, in attesa delle previsioni economiche della Fed per gli Stati Uniti.
La reazione di Wall Street e le aspettative della Fed
La tensione legata alla guerra commerciale e ai dazi ha suscitato preoccupazioni tra gli investitori, in particolare per la possibilità di una contrazione degli scambi. Sebbene ci si aspettasse che i tassi rimanessero invariati, l’attenzione era rivolta alla conferenza stampa del presidente Jerome Powell. Qualsiasi decisione inaspettata da parte della Fed, come un eventuale taglio dei tassi, avrebbe potuto indicare una preoccupazione per l’economia oltre i limiti accettabili.
Quando Powell ha ufficialmente confermato che i tassi sarebbero rimasti invariati, Wall Street ha accolto la notizia con entusiasmo, chiudendo in territorio positivo. Tuttavia, questa decisione non ha soddisfatto completamente la Casa Bianca. Infatti, Donald Trump ha espresso il suo disappunto attraverso un post sul suo social network, Truth. “La Fed farebbe molto meglio a TAGLIARE I TASSI mentre le tariffe statunitensi iniziano a farsi strada nell’economia,” ha dichiarato il presidente, aggiungendo: “Fate la cosa giusta. Il 2 aprile è il giorno della liberazione in America!!!”.
I dazi e le conseguenze economiche
La situazione si complica ulteriormente con l’imminente attuazione dei dazi “reciproci” che entreranno in vigore tra meno di due settimane, colpendo direttamente l’Unione Europea e, di riflesso, anche l’Italia. Questi dazi si aggiungeranno a quelli già previsti, come il 25% su acciaio e alluminio, che erano stati annunciati e poi sospesi nei confronti di Canada e Messico. Donald Trump ha riconosciuto che l’economia potrebbe affrontare “alcuni sconvolgimenti” una volta che i dazi programmati saranno attivi, ma ha anche affermato con ottimismo che l’America è sull’orlo di una “età dell’oro”.
La reazione dei mercati e le dichiarazioni di Trump evidenziano una crescente tensione tra le politiche monetarie e le strategie commerciali. Gli analisti continueranno a monitorare gli sviluppi, cercando di capire come questi fattori influenzeranno l’economia statunitense nei prossimi mesi. La situazione attuale rappresenta un delicato equilibrio tra la stabilità economica e le pressioni politiche, con gli investitori che restano in attesa di ulteriori sviluppi.