
Dario Bolis, direttore della comunicazione di Fondazione Cariplo, ha recentemente espresso le sue preoccupazioni riguardo al potenziale e ai rischi della comunicazione digitale. Durante un’intervista rilasciata all’Adnkronos, in occasione della prima edizione del Digital Journalism Fest, tenutosi il 22 marzo 2025 presso il centro culturale Base Milano, Bolis ha sottolineato come i canali digitali possano influenzare profondamente la società, evidenziando anche i pericoli che possono derivarne.
Il potenziale e le insidie della comunicazione digitale
Bolis ha affermato che la comunicazione digitale rappresenta un’opportunità significativa, ma porta con sé anche sfide complesse. “I media digitali e i social network possono esercitare una pressione tale da avere conseguenze drammatiche, come dimostrano recenti casi di cronaca“, ha dichiarato. Questa preoccupazione non è infondata, considerando che la rapida diffusione di informazioni non verificate può contribuire a fenomeni gravi, inclusi i suicidi tra i giovani.
Il Digital Journalism Fest, ideato dal giornalista Francesco Oggiano, ha come obiettivo quello di connettere innovatori nel campo della comunicazione e coloro che desiderano approfondire la loro comprensione del panorama informativo contemporaneo. L’evento ha raccolto professionisti e appassionati del settore, tutti uniti dalla volontà di affrontare le sfide emergenti della comunicazione digitale.
L’importanza dell’educazione alla comunicazione
In questo contesto, Bolis ha evidenziato l’importanza di un’educazione mirata alla comunicazione digitale. “Fondazione Cariplo è attivamente impegnata in questo ambito, in particolare per quanto riguarda la formazione dei giovani“, ha spiegato. Un recente studio condotto dall’Istituto Toniolo dell’Università Cattolica di Milano ha rivelato che un ragazzo su tre tende a interagire con contenuti falsi, sottolineando la necessità di promuovere una cultura della verità e della correttezza.
Secondo Bolis, è fondamentale educare i giovani all’uso critico dei media digitali, affinché possano discernere le informazioni vere da quelle false. “Dobbiamo incoraggiare l’uso positivo di questi strumenti, affinché possano servire a costruire una società più informata e consapevole“, ha aggiunto.
Il ruolo della comunicazione nel terzo settore
Fondazione Cariplo riconosce anche il valore della comunicazione digitale come strumento strategico per il terzo settore. “Le organizzazioni che operano in questo ambito spesso dispongono di storie e progetti straordinari, ma mancano delle competenze necessarie per utilizzare efficacemente i canali digitali“, ha affermato Bolis. La comunicazione digitale non solo offre opportunità di visibilità, ma può anche rivelarsi essenziale per la raccolta fondi e la sensibilizzazione su temi complessi.
Un esempio di successo è la campagna globale “Non prendete decisioni senza di noi”, promossa da Coordown, che mira a sensibilizzare sulla disabilità. Questa iniziativa ha ottenuto milioni di visualizzazioni e dimostra come una comunicazione efficace possa veicolare messaggi importanti, coinvolgendo attivamente le persone interessate.
Iniziative per i giovani Neet
Bolis ha anche annunciato un’iniziativa rivolta ai Neet, ovvero quei giovani che non sono né impegnati nello studio né nel lavoro. In Italia, si stima che ci siano circa 1 milione e 400mila Neet, di cui 57mila nella Regione Lombardia. Con il progetto ZeroNeet, Fondazione Cariplo e altri partner intendono raggiungere almeno 20mila di questi ragazzi, utilizzando strategie di comunicazione digitale per far conoscere loro le opportunità disponibili.
“Ci impegneremo a trovare questi giovani in spazi virtuali e a comunicare con loro in modo efficace, affinché possano essere informati sulle possibilità che li attendono”, ha concluso Bolis, sottolineando l’importanza di un approccio innovativo nella comunicazione per coinvolgere le nuove generazioni.