
Roma – Michele De Palma, segretario nazionale della Fiom-Cgil, ha espresso preoccupazione riguardo ai dazi imposti dall’ex presidente Trump. Durante un’intervista, ha sottolineato come tali misure possano causare seri danni all’economia europea e ai singoli Stati. Secondo De Palma, è necessario che l’Europa e i vari Paesi membri rispondano in modo tempestivo a questa sfida.
Le risposte necessarie all’emergenza economica
De Palma ha evidenziato che per affrontare gli effetti negativi dei dazi, è fondamentale stimolare i consumi interni e rilanciare la produzione industriale. Propone l’adozione di una politica salariale adeguata, che possa incentivare la domanda attraverso interventi fiscali e il potenziamento dei servizi pubblici. La sua posizione è chiara: l’Europa deve agire con urgenza per evitare che la situazione economica si deteriori ulteriormente.
Critiche alle iniziative europee
Secondo De Palma, le attuali misure adottate dall’Unione Europea non sono sufficienti. In particolare, critica l’approccio della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, affermando che il modello di sviluppo europeo, basato sull’export e su tecnologie obsolete come il diesel, deve essere rivisto. De Palma avverte che è giunto il momento di un cambiamento radicale, ma sembra che a Bruxelles non ci sia la volontà di ascoltare queste esigenze.
Investimenti e politiche per il lavoro
De Palma ha messo in evidenza la necessità di rivedere i fondi destinati al settore della difesa, che ammontano a 800 miliardi di euro, sottolineando l’incoerenza di un deficit così elevato mentre si limitano gli investimenti in settori strategici come quello delle batterie elettriche. La mancanza di risorse per sostenere l’occupazione e l’innovazione è, secondo lui, allarmante. Propone un’Europa che investa nella transizione ecologica e tecnologica, capace di garantire posti di lavoro e di affrontare questioni cruciali come i costi energetici.
Il rinnovo contrattuale come strumento di crescita
Il segretario della Fiom-Cgil ha sottolineato l’importanza del rinnovo del contratto dei metalmeccanici, evidenziando che un aumento salariale è fondamentale per stimolare la domanda interna. De Palma sottolinea che è necessario anche incrementare l’occupazione stabile per migliorare il gettito fiscale. Propone misure come l’aumento dei salari, la stabilizzazione dei posti di lavoro e la riduzione dell’orario di lavoro per potenziare la base produttiva e fiscale del Paese.
Riforma fiscale e contrattazione
Un altro punto cruciale sollevato da De Palma riguarda la necessità di rivedere il sistema fiscale legato al lavoro. Suggerisce di detassare gli aumenti salariali per evitare che il fiscal drag riduca il potere d’acquisto dei lavoratori. Propone di rendere gli aumenti salariali più sostenibili attraverso una rimodulazione delle ore di lavoro e penalizzando lo straordinario, elementi che potrebbero facilitare la contrattazione.
La situazione con Federmeccanica e l’Ilva
De Palma ha parlato anche del terzo sciopero unitario previsto per il 28 marzo, evidenziando l’importanza della contrattazione per superare lo stallo con Federmeccanica. Tuttavia, ha lamentato il rifiuto di Federmeccanica di confrontarsi. Riguardo all’Ilva, De Palma afferma che è cruciale mantenere l’integrità dell’azienda e garantire un ruolo pubblico nella governance, escludendo esuberi.