
Roma – La Casa Bianca ha reso noto l’annuncio di Donald Trump, il quale ha dichiarato che gli Stati Uniti applicheranno dazi del 25% su tutte le automobili importate a partire dal 2 aprile 2025. Questa misura colpirà le auto non prodotte sul suolo americano. Il presidente ha affermato che tale decisione porterà le case automobilistiche a trasferire le loro produzioni negli Stati Uniti, prevedendo un guadagno tra i 600 e i 1000 miliardi di dollari in due anni. La reazione in Europa è stata di profondo rammarico, come evidenziato dalle parole della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che ha espresso la sua amarezza per la scelta statunitense.
Le reazioni internazionali ai dazi statunitensi
Il governo giapponese ha espresso forte preoccupazione riguardo all’impatto dei dazi sulle relazioni economiche tra Giappone e Stati Uniti. Il portavoce Yoshimasa Hayashi ha definito la decisione “estremamente spiacevole”, sottolineando come potrebbe influenzare negativamente l’economia globale e il sistema commerciale multilaterale. Il premier giapponese, Shigeru Ishiba, ha dichiarato che il Giappone sta considerando “contromisure appropriate” e sta valutando tutte le opzioni per cercare un’esenzione dai dazi.
Nel frattempo, le borse asiatiche hanno reagito in modo contrastante. A Hong Kong, l’indice Hang Seng ha aperto in territorio positivo, registrando un incremento dello 0,37%. Al contrario, le borse cinesi di Shanghai e Shenzhen hanno mostrato segni di ribasso, con l’indice di Shanghai che ha perso lo 0,19% e quello di Shenzhen che ha segnato un calo dello 0,43%. Le previsioni indicano che le esportazioni giapponesi di auto verso gli Stati Uniti potrebbero subire un duro colpo, con stime che parlano di perdite annuali significative.
Le conseguenze sui mercati finanziari
A Wall Street, la chiusura dei mercati ha registrato un calo significativo, con l’indice Dow Jones in ribasso dello 0,3% e il Nasdaq che ha subito un decremento del 2%. I titoli delle case automobilistiche statunitensi hanno registrato perdite notevoli, con Tesla che ha chiuso a -5,6% e General Motors a -3,1%. La reazione immediata dei mercati è stata influenzata dalle dichiarazioni della portavoce della Casa Bianca, che ha anticipato l’annuncio dei nuovi dazi.
Le aziende automobilistiche giapponesi e sudcoreane, tra cui Toyota, Nissan e Hyundai, hanno visto un crollo delle loro azioni di oltre il 3% all’apertura delle borse di Tokyo e Seul. In questo contesto, il sindacato degli automobilisti statunitensi, United Automobile Workers, ha accolto favorevolmente la decisione di Trump, sottolineando che questa misura segna un ritorno a politiche favorevoli ai lavoratori.
Le misure economiche di Trump
Donald Trump ha chiarito che i dazi del 25% sulle automobili importate saranno permanenti, affermando con certezza che questa misura rappresenta l’inizio di un “Giorno della Liberazione” per l’America. Ha inoltre annunciato che chi acquisterà un’auto prodotta negli Stati Uniti potrà beneficiare di deduzioni fiscali sugli interessi dei finanziamenti. I produttori di auto, secondo Trump, stanno già cercando siti per investire negli Stati Uniti, evidenziando un cambiamento nel panorama industriale.
Il presidente ha anche accennato a ulteriori dazi su altri settori, come quello farmaceutico e del legname, dichiarando che gli Stati Uniti continueranno a proteggere i propri interessi economici. Mentre il governo canadese, rappresentato dal premier Mark Carney, ha denunciato l’imposizione dei dazi come un “attacco diretto”, la Commissione Europea sta valutando le misure da adottare in risposta a questa decisione, mantenendo un dialogo aperto con le autorità statunitensi.