A Strasburgo, il 11 marzo 2025, il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha espresso forti critiche nei confronti del piano “RearmEu” proposto dalla Commissione Europea. Insieme ad altri membri del suo partito, Conte ha partecipato a una manifestazione di protesta davanti alla sede del Parlamento europeo, brandendo uno striscione con la scritta “Basta soldi per le armi”.
Durante l’evento, Conte ha denunciato il piano che prevede un investimento di fino a 30 miliardi di euro per l’industria bellica italiana, sottolineando come questa decisione, sostenuta dal governo guidato da Giorgia Meloni, potrebbe avere ripercussioni negative su settori fondamentali come la sanità, l’istruzione e il welfare. Secondo Conte, tali misure rappresentano un grave danno per i cittadini italiani, che si troverebbero a fronteggiare tagli significativi in ambiti cruciali per il benessere sociale ed economico.
Il leader del M5S ha anche messo in discussione l’operato del governo, definendo la relazione tra Meloni e il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, come un “gioco delle parti”. Inoltre, ha espresso scetticismo riguardo all’ipotesi dell’InvestEu, il programma volto a stimolare gli investimenti privati nell’Unione Europea, affermando che tale iniziativa non sembra concretizzarsi.
L’azione di protesta si inserisce nel contesto di un crescente dibattito in Europa riguardo all’allocazione delle risorse e alle priorità di spesa in un momento in cui la sicurezza e la difesa stanno assumendo un ruolo sempre più centrale nelle politiche nazionali ed europee. La posizione del M5S, fortemente contraria a questo indirizzo, si propone di rappresentare la voce di quei cittadini che si oppongono a un’economia di guerra e chiedono investimenti più sostenibili e orientati al sociale.