
Come pagare meno tasse se sei un lavoratore dipendente - popmag.it
Questi strumenti non solo aiutano a migliorare la propria situazione finanziaria, ma contribuiscono anche a una pianificazione fiscale più efficiente.
Se sei un lavoratore dipendente, è probabile che tu abbia notato come una parte della tua retribuzione venga trattenuta ogni mese. Queste trattenute sono costituite principalmente da imposte sui redditi e contributi previdenziali, essenziali per garantire la tua pensione futura.
Il datore di lavoro, in quanto sostituto d’imposta, ha l’obbligo di gestire queste ritenute per conto dello Stato. Tuttavia, ci sono modi legali per ridurre l’importo delle tasse che si riflettono nella tua busta paga.
Le principali tasse in busta paga
Per comprendere come diminuire le tasse, è importante prima conoscere quali sono. I lavoratori dipendenti contribuiscono a diverse forme di tassazione, tra cui:
- Contributi previdenziali INPS: rappresentano la parte destinata alla previdenza sociale e sono obbligatori per accedere a pensione e altre forme di sicurezza sociale.
- Ritenute IRPEF: l’imposta sul reddito delle persone fisiche che varia in base al reddito annuale personale.
- Addizionali IRPEF: imposte regionali e comunali che variano a seconda della località in cui risiedi.
- Contributi INAIL: coprono gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Il sistema IRPEF è progressivo e prevede diverse aliquote a seconda del reddito. Attualmente, le aliquote si suddividono in tre scaglioni: 23% per i redditi fino a 28.000 euro, 35% per i redditi tra 28.000 e 50.000 euro e 43% per chi supera i 50.000 euro.
Sfruttare le detrazioni fiscali
Uno dei principali strumenti per ridurre l’importo delle tasse in busta paga è l’accesso alle detrazioni fiscali. Queste detrazioni non riducono il reddito imponibile, ma abbassano direttamente l’importo delle tasse dovute. Ogni anno, i lavoratori devono presentare una dichiarazione dei redditi, che può essere effettuata online o tramite professionisti abilitati.

Le detrazioni per i lavoratori dipendenti sono stabilite dall’articolo 13 del TUIR e sono inversamente proporzionali al reddito. Coloro che guadagnano fino a 15.000 euro possono beneficiare di una detrazione massima di 1.955 euro. Man mano che il reddito aumenta, l’importo delle detrazioni diminuisce, fino a scomparire per chi guadagna oltre 50.000 euro.
Detrazioni per spese specifiche
Oltre alle detrazioni standard, i lavoratori dipendenti possono anche detrarre spese specifiche sostenute nell’anno precedente. Tra le spese detraibili ci sono:
- Spese sanitarie: incluse quelle per familiari non a carico e per persone con disabilità.
- Interessi su mutui: per l’acquisto o costruzione della prima casa.
- Spese per l’istruzione: comprese le rette universitarie e le spese per asili nido.
- Spese funebri e per assistenza personale.
È fondamentale conservare la documentazione che attesti le spese sostenute, poiché solo le spese tracciabili sono ammesse per il rimborso fiscale.
Fringe benefit e buoni pasto
Infine, i fringe benefit rappresentano un altro modo per ridurre il carico fiscale. Questi benefici accessori possono includere rimborsi per bollette, spese per la salute o anche buoni pasto, che sono esenti da tassazione fino a un certo limite (5,29 euro per buoni cartacei e 7,00 euro per quelli elettronici).
Conoscere e sfruttare le opportunità di detrazione e i vantaggi offerti dalla legge è essenziale per ogni lavoratore dipendente che desidera ottimizzare le proprie tasse in busta paga.